Polvere rossa a Soleto, centralina Arpa analizzerà i campioni

LECCE - Sarà presto svelato il “mistero” della dispersione in aria di polverino di colore rossastro nella zona di Soleto. Stando al servizio messo in onda in questi giorni da Tr News, la denuncia era stata fatta da un cittadino residente nella periferia di Soleto, il quale ha esternato più volte al sindaco e ai carabinieri, le preoccupazioni per la presenza della terra rossa di origine sconosciuta.

Finora, dopo una serie di denunce da parte di questo signore ai carabinieri, al Noe e perfino alla Procura della Repubblica, inspiegabilmente non era mai pervenuta al Dipartimento di Lecce di Arpa Puglia alcuna richiesta di sopralluogo e di verifica, relativa alla presenza di polvere rossastra (documentata – ndr.) nelle abitazioni dei residenti della zona.Dopo il servizio di Telerama, pare che qualcosa finalmente si stia muovendo.

Salute Salento ha sentito il responsabile della sezione leccese di Arpa, l’ ingegnere Roberto Bucci. «Venerdì scorso (23 giugno – ndr.) mi ha telefonato il comandante dei carabinieri di Soleto – riferisce Bucci – e mi ha parlato della denuncia di un cittadino relativa alla presenza di terriccio rossastro che si depositerebbe nella sua abitazione nel periodo da maggio a settembre. A questo punto –  aggiunge l’ingegnere Bucci -  ho invitato il maresciallo a voler far pervenire ad Arpa una richiesta di intervento, in modo da  organizzare un sopralluogo ufficiale».

Stando alle assicurazioni dell’ingegnere Bucci, in questa settimana, al massimo agli inizi di luglio, una delle due centraline mobili dell’Arpa che attualmente rilevano la qualità dell’aria nei comuni di Zollino ed Aradeo, verrà spostata nella zona di Soleto.

«Intanto – spiega ancora Bucci – ho già parlato con i colleghi del “Centro Regionale Aria”, attualmente impegnati con i rilevamenti delle emissioni dai camini. Appena possibile, penso in settimana, i colleghi saranno pronti per intervenire a Soleto».

Nella zona insistono diversi insediamenti industriali. Quindi le indagini per caratterizzare i composti del polverino e cercare di individuare la sorgente di emissione, non trascureranno nessuna attività dell’uomo.

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