Draghi: "ripresa procede". E conferma il Qe

I rischi sulla crescita dell'area euro sono in gran parte bilanciati, ma la ripresa che procede e' rallentata dal lento tasso delle riforme. Lo dichiara il presidente della Bce, Mario Draghi evidenziando che il board della Bce ha deciso all'unanimita' di non fissare una data precisa per quando considerare cambi al programma di stimoli. Il confronto al riguardo potrebbe avvenire in autunno.

Il Qe proseguira' fino a quando la Bce non vedra' un sostenuto aumento dell'inflazione. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che gli acquisti saranno a un ritmo di 60 miliardi al mese almeno fino a dicembre. Per il presidente della Bce "dopo un periodo lungo stiamo finalmente sperimentando" una "ripresa robusta": ora "dobbiamo aspettare che i prezzi e i salari seguano. L'area euro ha ancora bisogno di stimoli perché l'ultima cosa che la Bce vuole sono condizioni finanziarie stringenti.

L'inflazione non é dove vorremmo e dove dovrebbe essere. Sull'inflazione ''ancora non ci siamo'': la Bce deve essere ''tenace, paziente e prudente". 'Un sostanziale grado'' di politica monetaria accomodante e' ''ancora necessario'' per favorire una ripresa dell'inflazione.

La Bce ha lasciato i tassi di interesse invariati. Il tasso principale è allo 0%, mentre quello sui depositi resta negativo allo -0,4%. Conferma il piano di quantitative easing a 60 miliardi di euro mensili, ed è pronta ad ampliarlo "in termini di entità o durata" in caso di peggioramento dell'economia.


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