Ferrovie dello Stato, Uil: basta con il poltronificio

ROMA - “Il Piano industriale ricco di contenuti e di investimenti comunicato al Paese e al Sindacato da FSI, da qualche mese è usato, purtroppo, anche come alibi per effettuare operazioni di dubbia utilità per l’economia aziendale e scorrette sul piano delle relazioni sindacali”. Questo è quanto denuncia il Segretario nazionale Mobilità della Uiltrasporti, Nicola Settimo, riguardo ad alcune iniziative intraprese dal Gruppo FS.

“L’ex Divisione Cargo di Trenitalia, confluita poi nella sub holding del Polo logistico, ora è diventata Mercitalia Rail, cioè un’ennesima società di capitale con tanto di Consiglio di Amministrazione ed un management continuamente contestato, che la Uiltrasporti ritiene non sufficientemente adeguato rispetto all’attuale situazione, in quanto non riesce a risolvere i problemi gestionali e organizzativi che stanno penalizzando l’andamento aziendale.

“Ma ora è all’orizzonte un’ulteriore scomposizione di Trenitalia – avverte il Segretario Nazionale della Uiltrasporti.
“Il neo raggruppamento di Frecce, AV ed Intercity sotto un’unica direzione è utile per una razionale gestione organizzativa ed economica di tutto il settore di lunga percorrenza, a condizione che resti una divisione operativa all’interno di Trenitalia, insieme a quella del trasporto regionale.

“La Uiltrasporti è fortemente contraria alla creazione di un’altra ennesima società, ancor di più se propedeutica alla quotazione in Borsa, perché la privatizzazione produrrà solo effetti negativi tanto sul piano delle convenienze economico-patrimoniali di FSI e del suo attuale azionista pubblico unico (MEF), quanto su quello sociale, a causa di tariffe più alte per i viaggiatori e per il conseguente ridimensionamento dei treni che saranno considerati non profittevoli”.

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