Istat: una casalinga su 10 in Italia è in povertà assoluta

ROMA – Sono 7 milioni 338 mila nel 2016 le donne che si dichiarano casalinghe nel nostro Paese, 518 mila in meno rispetto a 10 anni fa. La loro età media è 60 anni, in crescita rispetto al 2006, quando era pari a 57 anni. Le casalinghe, dunque, invecchiano come il resto della popolazione. La condizione economica delle casalinghe, in Italia, non è buona: nel 2015 sono più di 700mila le casalinghe in povertà assoluta, il 9,3% del totale. Quasi una su dieci, in sostanza, non possiede un reddito sufficiente a garantirsi l’acquisto di un paniere di beni e servizi essenziali per una vita dignitosa.

E’ la fotografia scattata dall’Istat nell’indagine “Le casalinghe in Italia”. La situazione economica delle casalinghe è peggiore di quella delle occupate perché le casalinghe vivono maggiormente in famiglie monoreddito e quindi sono più esposte al rischio di povertà, soprattutto nel Sud. Quasi la metà delle casalinghe (47,4%) afferma che le risorse economiche della famiglia sono scarse o insufficienti, tra le occupate la quota scende al 30,8%, pur essendo rilevante. Le casalinghe con i livelli più alti di povertà assoluta sono le più giovani.

Le anziane presentano i valori più bassi (4,8%). Solo il 37,7% delle casalinghe possiede il bancomat e/o la carta di credito. La situazione migliora per le casalinghe laureate (75%), per quelle che risiedono al Nord (52,3%) e per le fascia di età da 45 a 54 anni (46,5%). Focalizzando l’attenzione sulle casalinghe che vivono in coppia emerge che soltanto il 38,9% possiede il bancomat e/o la carta di credito. Quasi un terzo non ne dispone pur possedendolo il partner. Il 27,5% ne è sprovvisto come il partner. La situazione migliora per le casalinghe con partner dirigente, imprenditore o libero professionista, queste dispongono di un proprio bancomat e/o la carta di credito nel 71% del totale e anche nel caso in cui il partner è quadro o impiegato la percentuale tocca il 55,9%. Le anziane di 65 anni e più superano i 3 milioni e rappresentano il 40,9% del totale, quelle fino a 34 anni sono l’8,5%.

Le casalinghe vivono prevalentemente nel Centro-Sud (63,8%). Il 74,5% delle casalinghe possiede al massimo la licenza di scuola media inferiore. Nel 2012 solo l’8,8% ha frequentato corsi di formazione, quota che sale di poco tra le giovani di 18-34 anni (12,9%). Poco più della metà delle casalinghe non ha mai svolto attività lavorativa retribuita nel corso della vita. Il motivo principale per cui le casalinghe di 15-34 anni non cercano un lavoro retribuito è familiare nel 73% dei casi. Sono 600 mila le casalinghe scoraggiate che pensano di non poter trovare un lavoro.

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