Lecce: 12 condanne per caporalato. M5S: "Tutela anche per chi è ancora nell'ombra"

ROMA - "Questa sentenza rappresenta uno dei tanti segnali volti alla concreta lotta contro il caporalato" lo afferma in una nota la Senatrice M5S Daniela Donno, Capogruppo in Commissione Agricoltura e Vicepresidente della Commissione Diritti Umani, in commento alla condanna a Lecce di 12 persone nell'ambito del processo riguardante lo sfruttamento di lavoratori nelle campagne di Nardò.

"Purtroppo, però, nonostante l'esistenza di un apparato normativo a cui seguono queste condanne, gli episodi di sfruttamento e prevaricazione continuano a verificarsi. Il caporalato, proprio perché si è annidato in maniera insidiosa nell'economia agricola, ha bisogno di un costante contrasto a tutto campo, a partire dalle componenti strutturali" prosegue la Senatrice pentastellata.

"In tutto questo, non possiamo dimenticare che la qualità del lavoro e la qualità dei prodotti sono delle componenti che non possono essere scisse quando si parla di manodopera agricola. Per qualità del lavoro intendiamo, prima di tutto, il rispetto dei diritti delle persone, dei contratti collettivi nazionali di riferimento e delle norme che riguardano la filiera produttiva. Per questo, confidiamo sempre di più nel lavoro della magistratura e continueremo a batterci affinché siano assicurati rispetto e tutela per tutti coloro che, ogni giorno, pur di lavorare, mettono a repentaglio la propria vita sui campi" conclude Donno.

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