Una scelta contestata - però - da Fi. "Sarebbe un insulto al Paese - dichiara il capogruppo azzurro al Senato Paolo Romani- un calcio in faccia a chi vuole discutere di questi problemi". Romani chiede così al governo di non porre la fiducia sul decreto. "Si è aperto un dibattito importante nel Paese - sottolinea - e l'Aula deve approfondire". E come "gesto di buona volontà " Romani sottolinea che FI voterà contro le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni. Pregiudiziali che sono state respinte dall'Aula.
La norma, modificata nel corso del passaggio in Commissione, prevede ora dieci vaccinazioni obbligatori per l’iscrizione a scuola: contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Scompaiono anche tutti i riferimenti alla perdita della patria potestà . Viene inoltre istituita una commissione tecnico-scientifica con il compito di monitorare il sistema di farmacovigilanza e gli eventi avversi per i quali è stata confermata un’associazione con la vaccinazione.
La Commissione ha anche approvato un emendamento che prevede l’istituzione dell’Anagrafe vaccinale nazionale. Inoltre, le vaccinazioni saranno richieste – secondo un emendamento per il quale però è atteso l’ok dalla Commissione Bilancio – anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Prevista, infine, la possibilità di vaccinarsi in farmacia.