Da 70 anni la festa di San Rocco a Casamassima



di VITTORIO POLITO - Com’è noto si festeggia tra agosto e settembre di ogni anno a Casamassima la tradizionale festa in onore di San Rocco da Montpellier, dedicata ai residenti ed a coloro che giungono da ogni parte del mondo per questa solenne ricorrenza. Quest’anno Onofrio Mancini, già Maresciallo Maggiore dell’Esercito, amante della fotografia, nato a Casamassima, ma residente a Ravenna, ha voluto ricordare l’evento con la pubblicazione, per le edizioni Levante, del volume “San Rocco, 70 anni di Festa a Casamassima 1946-2016”, un elegante testo di grande formato, ricco di foto e manifesti, volutamente in bianco e nero, poiché la mancanza del colore, secondo l’autore, lascia apparire con maggior vigore l’incanto delle emozioni che i volti rivelano.

Mancini ha svolto un prezioso lavoro di ricerca del materiale pubblicato e delle foto realizzate da egli stesso e da alcuni amici, a testimoniare la sua devozione per il Santo protettore e del suo grande amore per Casamassima. Egli utilizza la fotografia con lo scopo non solo di dare testimonianza di un evento, ma soprattutto per attestare la sua partecipazione culturale ed emotiva all’evento stesso.

L’Architetto Antonio Pastore, che firma presentazione, scrive: “al di là del rapporto intimo-affettivo tra il Casamassimese e il Santo, Mancini focalizza la vera essenza della festa, quale momento di catarsi collettiva in cui si intrecciano fede, storia, tradizioni, identità, passato e futuro, che nel corso del tempo ha coinvolto l’intera comunità attraverso momenti di grande trasporto emotivo e culturale”.

                                                

Sfogliando l’elegante testo leggiamo anche la nota della professoressa Beatrice Birardi, che fa un po’ la storia tra tradizione e coralità, della festa di San Rocco a Casamassima e nella quale scrive che “La festa di san Rocco a Casamassima è considerata e vissuta, dopo il Santo Natale, come la ricorrenza più importante dell’anno.

E, per finire, qualche notizia su San Rocco, nato a Montpellier, che rimasto orfano vendette tutti i suoi beni, distribuendo il ricavato ai poveri e partì in pellegrinaggio a Roma. Si fermò all’Ospizio di Acquapendente (Viterbo), dove si dedicò al servizio degli appestati, operando guarigioni miracolose. San Rocco è rappresentato con il cane, quel cane del nobile Gottardo Pallastrelli che gli portava da mangiare per l’impossibilità del Santo di camminare a causa di un “bubbone” ad una gamba. Morì in provincia di Varese nel 1379. Dal 1999 è attiva presso la Chiesa di San Rocco in Roma l’Associazione Europea Amici di San Rocco, con lo scopo di diffondere il culto e la devozione verso il Santo della carità attraverso l’esempio concreto di amore verso i malati ed i bisognosi.

San Rocco è protettore dei pellegrini, dei chirurghi, dei prigionieri e del bestiame, è invocato contro la peste, le malattie contagiose ed i disastri naturali.

Il volume, che si avvale del Patrocinio del Comune di Casamassima, della Pro Loco della stessa città e del Comitato Festa di San Rocco, riporta anche il saluto del Sindaco Vito Cessa. Un bel regalo per i cittadini di Casamassima che potranno così rivedere dal 1946 ad oggi, tutte le manifestazioni sia religiose che folcloristiche svoltesi con i complessi bandistici, gli artisti, i cantanti ed i complessi di musica leggera, che nei vari anni si sono esibiti.

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