F1. GP Belgio: trionfa Hamilton davanti a Vettel. Ricciardo 3°

(ANSA/EPA)
di PIERO LADISA – È stato il weekend di Lewis Hamilton. Dopo aver conquistato la pole position, eguagliato Michael Schumacher a quota 68 nella classifica all-time, l’inglese della Mercedes ha ribadito la propria supremazia anche in gara vincendo il Gran Premio del Belgio. Hamilton ha preceduto sul podio il rivale nella corsa iridata Sebastian Vettel, fresco di rinnovo contrattuale con la Ferrari, e la Red Bull di Daniel Ricciardo. Alle spalle della Top Three c’è Kimi Raikkonen che precede il connazionale Valtteri Bottas. L’unico tra i top costretto al ritiro è stato Max Verstappen, sostenuto a Spa da migliaia di tifosi giunti dalla vicina Olanda. 

LA PARTENZA. Allo spegnimento dei semafori le prime sei posizioni restano invariate, con Hamilton che riesce a difendere la posizione su Vettel così come Bottas su Raikkonen. Anche Ricciardo tenta l’affondo su Verstappen da deve desistere. Alle loro spalle è bagarre tra le due Force India di Perez e Ocon (preludio del contatto che avverrà più avanti in gara) che si toccano, rischiando l’incidente anche con la Renault di Nico Hulkenberg poco prima dell’ingresso dell’Eau Rouge-Radillon. A mettersi in luce nelle prime tornate sono Hulkenberg e Alonso che danno vita a un bel duello, ma per lo spagnolo della McLaren si tratta di una gioia effimera in quanto poco dopo sarà afflitto dall’ennesimo calo di potenza del motore Honda (che si tramuterà in ritiro al 27° giro) esternato con rabbia tramite team radio.

VERSTAPPEN OUT. Nel corso del 7° giro la gara perde Verstappen. L’olandesino deve alzare bandiera bianca (6° ritiro su 12 gare) per un problema al cambio, parcheggiando la sua RB13 a bordo pista sul rettilineo del Kemmel. Episodio che impone l’utilizzo delle bandiere gialle, per permettere ai commissari di rimuovere in tutta sicurezza la Red Bull, non rispettate da Raikkonen che più avanti (giro 16) viene sanzionato con uno stop&go (10 secondi di penalità). Il primo fra i big a fermarsi ai box per la sosta è Hamilton (12° giro), seguito poi da Bottas (13°), Vettel (14°) e Raikkonen (15°) che optano per l’utilizzo della conservativa gomma soft. L’unico a scegliere la supersoft è Ricciardo.


SAFETY CAR. Dopo la sosta Vettel mette pressione a Hamilton, ma nonostante l’ausilio del DRS non riesce a superare la Mercedes numero 44. Scontata la penalità, Raikkonen rientra in pista settimo, mettendosi alla caccia di Ocon e Hulkenberg. Poco dopo finisce sotto la lente d'ingrandimento dei commissari anche Perez, penalizzato di 5” per aver tagliato la chicane all’altezza di Les Combes dopo il sorpasso su Grosjean. Proprio il messicano, nel corso della 29 tornata, in lotta con il compagno di squadra Ocon, lo stringe a muro sul rettilineo opposto a quello dei box. Il contatto è inevitabile, con entrambi che danneggiano le rispettive monoposto e sono costretti a rientrare ai box: Perez fora la posteriore destra, Ocon rompe l’ala anteriore. Con detriti sparsi per la pista, è inevitabile l’ingresso in pista della Safety Car

TUTTI AI BOX. Approfittando della neutralizzazione, i box tornano ad affollarsi per il cambio gomme. Il leader Hamilton monta nuovamente le soft, mentre Vettel azzarda le ultrasoft. Anche Bottas, come il teammate Hamilton, opta per le gomme dure mentre Ricciardo e Raikkonen (salito in quinta posizione dopo i sorpassi su Ocon e Hulkenberg) vanno sulle più morbide. 

VETTEL TENTA L'AFFONDO. Dopo 5 giri, nei quali Hamilton si lamenta per la durata in pista della Safety Car ("E' ridicolo questo, non c'è più nessun detrito", il commento dell'inglese), la gara (giro 33) torna nella sua valenza agonistica con Vettel che tenta il colpaccio, provando il sorpasso su Hamilton che però riesce a difendersi bene sul lungo rettilineo del Kemmel. Al contrario di Bottas che scivola in quinta posizione dopo il doppio sorpasso subito da Ricciardo e da Raikkonen. Dopo pochi giri, malgrado una gomma più performante, Vettel non riesce più a impensierire Hamilton, a suo agio con le gomme soft, che taglia il traguardo in prima posizione conquistando la 58ma vittoria in carriera (terza a Spa) nel giorno del suo 200° GP. L’inglese dimezza così il gap iridato esistente con il diretto rivale, sceso ora a 7 punti. Bicchiere comunque mezzo pieno per Ferrari e per Vettel, attesi tra una settimana dalla gara di Monza dove potranno contare sul tifo della marea rossa che affollerà le tribune del tracciato brianzolo. 



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