Roma, gambe in un cassonetto: fratello vittima confessa

ROMA - Orrore nella Capitale, dove ieri sera sono state rinvenute in un cassonetto, in via Maresciallo Pilsudsky nel quartiere Parioli, delle gambe di una donna, successivamente identificata. A fare la macabra scoperta una ragazza mentre rovistava all'interno del secchione. Ad intervenire sul posto la Polizia.

Tuttavia, il resto del corpo non c'era. Secondo alcune fonti investigative riportate dall'agenzia Ansa, un uomo, poi identificato come il fratello della vittima, è stato ripreso da una telecamera di un esercizio commerciale mentre gettava qualcosa all'interno del cassonetto di viale Maresciallo Pilsudsky.

L'uomo, messo sotto torchio dagli investigatori, ha poche ore dopo confessato l'efferato omicidio. L'interrogatorio è durato alcune ore. Alla base dell'assassinio ci sarebbero liti per questioni economiche.

Il killer, un sessantenne italiano, è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza mentre gettava qualcosa all'interno del secchione nella notte tra il 14 e il 15 agosto. I due fratelli abitavano insieme in un appartamento in via Guido Reni, nel quartiere Flaminio, a pochi metri di distanza dal cassonetto in cui la polizia ha rinvenuto la testa e il tronco della donna.

VICINA SOTTO CHOC: NON POSSO CREDERCI - "Non c'è mai stata una lite, un battibecco. Nicoletta e Maurizio li conoscevo bene e mai mi sarei aspettata tutto questo". È visibilmente sotto shock una vicina di casa della donna fatta a pezzi e gettata in alcuni cassonetti a Roma. "La notte tra il 14 e il 15 ero qui, a casa - racconta -. Non ho sentito assolutamente nulla. Poi sono partita per il ferragosto e tornata stamattina. Quando ho visto tutta la polizia sotto casa pensavo stessero girando un film. Poi invece mi è arrivata la notizia scioccante".

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