Il ragazzo di Noemi Durini confessa: "L’ho uccisa io"


di BEATRICE GALLUZZO - Ha confessato l’omicidio di Noemi Durini, quel ragazzo di 17 anni considerato “violento” e “a rischio”, che intratteneva con lei una relazione osteggiata da parte dei parenti della giovane. Il ragazzo ha poi portato i carabinieri nel punto in cui aveva seppellito il corpo di lei, nel comune di Castrignano del Capo.

Il diciassettenne, originario di Alessano, iscritto nel registro degli indagati, era stato l’ultimo a vedere Noemi, il 3 settembre. Le immagini di loro due nella 500 bianca del ragazzo erano state catturate da varie telecamere di sicurezza. Dopodichè, secondo la versione data agli inquirenti, l’aveva lasciata nei pressi dello stadio e non si erano più visti.

La confessione arriva a caricare di significato quel post pubblicato su Facebook da Noemi, il 23 agosto. “Non è amore se ti fa male, non è amore se ti controlla”, si leggeva sulla bacheca della vittima.

Noemi in una foto pubblicata su Facebook
LE INDAGINI SULL'AUTO - Un perno importante su cui stavano girando in questi giorni le indagini relative alla scomparsa di Noemi, scomparsa il 3 settembre, era la 500 bianca con cui era passato a prenderla il suo ragazzo, 17enne di Alessano - ora iscritto nel registro degli indagati - all’alba del giorno in cui è svanita nel nulla. Oggi l’esito di quelle ricerche appare negativo, perchè su quell’automobile non c’è nulla: nè sangue, nè tracce rilevanti per gli inquirenti.

Fatto sta che quel sabato di settembre Noemi si trovava a bordo del veicolo, ed è lì che è stata vista per l’ultima volta. Lo hanno registrato delle telecamere di sicurezza. Dopo un litigio con il fidanzato, Noemi era scesa da casa in fretta e lui era passato a prenderla. Non si era preoccupata di portare con sè il portafogli o lo zaino, non aveva preso neanche il suo smartphone. Probabilmente, credeva che sarebbe stata una toccata e fuga, e che sarebbe ritornata a casa in fretta.

Secondo la versione data dal giovane, e come confermato dalle registrazioni delle telecamere, i due fidanzati erano andati a discutere nei pressi dello stadio. Dopodichè, dice lui, di Noemi non sa più nulla perchè l’ha lasciata lì. La versione contraddittoria fornita dal ragazzo, però, non aveva convinto i carabinieri, e non aveva convinto neanche i parenti di Noemi; i quali già da un po’ non vedevano quel diciassettenne di buon occhio.

La pista privilegiata dagli inquirenti fino ad oggi era comunque quella legata a questo giovane considerato “a rischio”. Noemi era coinvolta in una relazione morbosa? Sul profilo Facebook della ragazza, c’era un post datato 23 agosto:- “Non è amore se ti fa male, non è amore se ti controlla”, scriveva.
I cani molecolari in azione durante le ricerche
DONNO (M5S): "COMBATTERE IL FEMMINICIDIO CON TUTTI GLI STRUMENTI" - "Ennesimo femminicidio accertato oggi nel leccese: la vittima Noemi aveva solo 16 anni e il suo assassino 17. È inaccettabile questa continua barbarie che colpisce le donne, sempre più giovani come del resto i loro aguzzini. Bisogna combattere questo fenomeno con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, come legislatori, per favorire la prevenzione. Occorre agire con decisione nelle scuole per esempio, educare i giovani al rispetto dell'altro sesso" lo afferma la senatrice salentina del M5S Daniela Donno, vice presidente della commissione Diritti umani.

"Una vicenda di inaudita brutalità che lascia senza parole e che riapre una drammatica ferita - prosegue -In Italia ogni 2 giorni una donna viene uccisa, e sono impressionanti le statistiche sulle aggressioni, le persecuzioni, i maltrattamenti e gli abusi di ogni tipo. Numeri che fanno tremare i polsi soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, il nemico si trova tra le mura domestiche, tra quelli che dovrebbero essere i propri affetti".

"Noemi non tornerà a scuola, non uscirà più con i suoi amici, non valicherà i traguardi e le difficoltà della vita perché la cieca violenza ha prevalso su tutto, scavando un vuoto assurdo. Alla sua famiglia, ai suoi amici, a chi le voleva davvero bene, va il nostro abbraccio e profondo cordoglio. Oggi si è scritta un'altra tremenda pagina di odio e prepotenza", conclude.

STEFANO: "EPISODIO TERRIBILE, VICINO A FAMILIARI E COMUNITA' - "Sin dall'inizio di questa drammatica vicenda abbiamo sempre sperato in un epilogo diverso da questo. La comunicazione della Prefettura, oggi, ci ha raggelato il sangue. Sento di esprimere vicinanza ai familiari e alla comunità in questo momento terribile di rabbia e dolore". E' il commento del senatore Dario Stefàno alla notizia del ritrovamento del cadavere, nelle campagne di Castrignano del Capo, di Noemi Durini, la giovane ragazza scomparsa a Specchia, nel Salento.

"E' certamente impossibile - continua Stefàno - comprendere le ragioni di un simile gesto e credo ci si debba fermare a riflettere, in silenzio, su quanto è accaduto e sulle forme che può assumere la violenza che sempre con maggiore frequenza si ripete, traducendosi in fatidici finali".

"Abbiamo - conclude Stefàno - un obbligo: impegnarci a modellare le già previste norme, relative allo stalking e alla violenza di genere, su una realtà che purtroppo sembra galoppare, sempre più, verso irrecuperabili e devastanti degenerazioni".

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