Madrid: concordate elezioni in Catalogna per gennaio, si attende l’attivazione dell’articolo 155

(ANSA)
di BEATRICE GALLUZZO - Forse, nella partita politica giocata strenuamente tra la Catalogna e il governo di Madrid, si sta arrivando al dunque definitivo. Il PSOE (Partito socialista) e il governo centrale hanno infatti concordato la proclamazione delle elezioni nella regione autonoma  per gennaio 2018. La decisione fa parte del pacchetto di misure che verranno formalizzate e discusse sabato da Mariano Rajoy  durante una seduta straordinaria del consiglio dei ministri, prevista per sabato, che sancirà il primo passo verso l’attivazione del- fino ad, ora solo minacciato- famigerato articolo 155 della Costituzione, il quale sancisce, sostanzialmente, il commissariamento della Comunità Autonoma ribelle e lo spostamento delle competenze al governo centrale. L’iter, però, non si esaurirà con la decisione del consiglio. Tra una settimana, precisamente il 27 ottobre, infatti, il testimone passerà al Senato, il quale dovrebbe esprimere assenso a maggioranza assoluta.

In merito all’attivazione dell’articolo 155 come soluzione finale all’afflato indipendentista catalano, si discuteva già da qualche tempo. Il 10 ottobre il Presidente Puidgemont aveva sospeso la proclamazione unilaterale d’indipendenza. Perchè? “Per propiziare il dialogo a cui in maniera ripetuta ci hanno esortato ad arrivare, voi e noi, istituzioni e dirigenti politici e sociali di tutta Europa e il resto del mondo”, spiega lo stesso Presidente catalano nella lettera indirizzata a Mariano Rajoy. Dopodichè, aggiunge “Nonostante tutti questi sforzi, e la nostra volontà di dialogo, che l'unica risposta sia la sospensione dell'autonomia, indica che non si è coscienti del problema e che non si vuole parlare. Se il governo dello Stato persiste nell'impedire il dialogo e continuare la repressione, il Parlament della Catalogna potrebbe procedere, se lo ritiene opportuno, a votare la dichiarazione formale dell'indipendenza che non ha votato il 10 ottobre”. Sostanzialmente, Puidgemont rispondeva alla paventata minaccia di commissariamento della Catalogna, dichiarando che, nel caso, avrebbe formalmente ripreso la dichiarazione d’indipendenza da dove l’aveva lasciata, cioè momentaneamente sospesa tra i banchi del Parlamento. Rajoy, però, aveva definito la questione “un ricatto inaccettabile”.

In tutto questo, alcuni agenti della Guardia Civil ieri sono entrati, su mandato del giudice istruttore, nel commissariato di Leida dei Mossos d’Esquadra per procedere al sequestro di vario materiale, soprattutto registrazioni delle comunicazioni interne avvenute il giorno del referendum sull’indipendenza. A ciò si accompagna la discussa decisione di arrestare Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, presidenti delle associazioni indipendentiste Anc e Omnium, con l’accusa di sedizione. Amnesty ha dichiarato la sentenza del tribunale spagnolo “sproporzionata” e l’accusa “eccessiva”.

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