Ambiente, 'La Foresta che cambia': congresso Sisef a Roma

di DONATO FORENZA - Si è svolto a Roma, recentemente, l’XI Congresso della Società Italiana di Selvicoltura e Ecologia Forestale (SISEF) “La Foresta che cambia”, presso il CNR, in Roma. Tra le tematiche trattate, di vasta risonanza, va menzionato il nuovo approccio sistemico sui temi della Ricerca, qualità della vita e opportunità della valorizzazione di boschi e foreste, in Italia, un paese in transizione nelle tematiche ambientali. La SISEF ha mirabilmente organizzato il Congresso, come occasione straordinaria di incontro sui temi forestali e ambientali e confronto tra ricercatori, istituzioni e società; notevole è l’opera dei docenti Marco Marchetti, Piermaria Corona, Giovanni Sanesi e dei poliedrici collaboratori che hanno formulato le linee strategiche e funzionali dell’evento. I sistemi boscati e le foreste stanno assumendo un ruolo sempre più importante nei contesti della pianificazione territoriale e del paesaggio.

La foresta cambia, dentro e fuori e riveste compiti di rilevanza strategica nel territorio, nelle città e nelle periferie. Aumentano velocemente gli spazi occupati dagli alberi e crescono i nuovi territori occupati dai boschi, nelle aree rurali e montane, intorno alle città, negli spazi interstiziali e nelle zone periferiche. Talvolta sulle coste si rilevano fasce di protezione dei litorali, nei fondovalle e nelle pianure; si creano reti ecologiche con le case ed i capannoni; si creano nuove infrastrutture frangivento ed alberature di connessione tra città e campagne. L’urbanizzazione richiede maggiori zone verdi nelle città. Le nuove generazioni dal secondo dopoguerra hanno sviluppato notevole consapevolezza ambientale e cultura del verde; si è diffuso un incisivo sentimento naturalistico, prezioso per favorire la protezione dell’ambiente. Occorre anche recuperare la perdita dei “saperi degli alberi”, le conoscenze basilari e le tradizioni.

Il congresso riveste notevole rilevanza poiché i territori boscati e le foreste coprono zone di elevato pregio che costituiscono il 35% del territorio nazionale. Rimboschimenti e selve sono risorse rinnovabili crescenti a livello mondiale e per le quali occorre una nuova consapevolezza dei vasti benefici che forniscono al nostro pianeta. I campi di Ricerca scientifica nei settori del sistema forestale sono in notevole sviluppo anche con l’ausilio di efficaci trasferimenti tecnologici e con programmi innovativi europei. Agricoltura e selvicoltura, trasformazione del Corpo Forestale dello Stato in altre dimensioni statali, (CC, VVF, GdF, Mipaaf, etc.), la nuova direzione generale delle foreste e della montagna, nuove aree della ricerca, il nuovo organismo CREA Foreste e Legno, i lavori del MATTM sul capitale naturale, le infrastrutture verdi e il verde pubblico, la revisione delle politiche sulle Aree Protette, clima e variazioni, cambiamenti in università, e formazione, sono stati temi ampiamente analizzati nelle giornate di studi.

Occorre mettere a sistema le innovazioni scientifiche che possono fornire ausilio alle produzioni sostenibili, alla tutela del paesaggio, della biodiversità, dell’acqua e del suolo. I cambiamenti globali richiedono nuove competenze, equilibrio ambientale e benessere socioeconomico nei territori montani e collinari e, in primis, nelle Aree Interne. E’ risultato proficuo il valore della ricerca scientifica ed il servizio che essa può rendere nelle varie applicazioni per l’ambiente e la società. Particolare rilevanza va data alla cultura della multifunzionalità boschiva e della polivalenza dei servizi ecosistemici, per i quali sono indilazionabili obiettivi strategici.

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