Romina Power (intervista): "Trump? Non lo riconosco come mio presidente"


di NICOLA RICCHITELLI – Gli Stati Uniti e l’Italia, la nostra Puglia, Albano, la politica e quindi un nuovo album con l’artista di Cellino San Marco, una nuova tournée e i tantissimi chilometri. E nonostante tutto è nata questa bella chiacchierata tra California e Barletta mentre tra le stanze di un ospedale aspettavo l’arrivo del mio primo figlio.

D: Romina, mi permetta innanzitutto di chiederle come sta e che aria tira da quelle parti con tutta la voglia che il Presidente ha di tirare bombe...
R: «Non lo riconosco come mio presidente".

D: C'è qualcosa che le manca dell'Italia quando si trova da quelle parti?
R: «Quando sono in un luogo, cerco di non rimpiangere altri luoghi, altrimenti si vive male».

D: E del suo paese di origine? C'è un qualcosa degli Stati Uniti che manca al nostro paese e che le manca quando si trova qui dalle nostre parti?
R: «Forse le distese infinite a perdita d'occhio, un panorama brullo, vuoto, desertico. Il caldo estremo, il silenzio assoluto. Questo in Italia non c'è. E certi festival di musica che ci sono qui».

D: "La più alta forma di intelligenza, quando non si conoscono i fatti è farsi i caz.. propri. Sappiatelo". Questo post è apparso qualche tempo fa su suo profilo Instagram, con chi c'è l'aveva di preciso?
R: «Ho ripreso un post esistente. Ce l'avevo principalmente con certi mezzi di comunicazione che si cibano del distorcere la vita altrui per secondi fini. Tutti parlano, tutti hanno le loro opinioni, che sventolano ad alta voce, pagati, ovviamente, senza conoscere i veri fatti. Usando la mia immagine per l'audience».

D: Dal palco di Mosca a quello dell'Ariston di Sanremo e quindi le tournée con Albano. Quali sono state le emozioni legate a questi eventi e come ha vissuto tutto ciò?
R: «Ogni concerto è un susseguirsi di emozioni, dagli occhi pieni di lacrime delle ragazze polacche, che nel porgerti i fiori, ti dicono: "Io ho imparato l'Italiano grazie a voi", alle donne di una certa età che ti acchiappano ed hanno più forza delle ventenni. Il solo fatto che dopo tanti anni ancora vengano a sentirci e portino i figli ed i nipoti con sé. Questo è già commuovente di per sé. Il concerto di Verona è stato un vero miracolo. Due giorni e mezzo di prove, la scaletta live che cambiava di continuo... ma la gente, il pubblico, da pelle d'oca!».

D: Prima che tutto ciò si realizzasse sperava dentro di sé in una riappacificazione con Albano e quindi in un ritorno insieme sui quei palchi che tanto vi hanno dato?
R: «No, volevo cambiare completamente, ho comperato un loft a Manhattan e volevo favorire la mia carriera di pittrice. Poi la malattia di mia madre mi ha fatto cambiare "rotta". Invece di dipingere ho iniziato a scrivere (due romanzi). Ma ero sazia di canzoni e di musica. Avevo bisogno di staccare completamente».

D: Perché la gente aveva questo forte desiderio di rivedervi di nuovo insieme?
R: «Lo chieda a loro!».

D: Sono in programma altre tournée con Albano nei prossimi dischi? Vi sarebbe la possibilità di un nuovo disco insieme?
R: «Saremo in tournée in Germania a Marzo. Sta per uscire, a giorni, un CD insieme ad Albano registrato live durante i concerti degli ultimi 3 anni. Edito SONY music».

D: Pittrice nonché scrittrice, eppure di lei si parla a livello artistico sempre e solo per le canzoni con Albano. Quale il suo parere su questa chiusura mentale da parte di stampa e opinione pubblica in generale?
R: «Ciò dimostra come sono loro, non io. Il tempo parlerà per me. In futuro, tutto questo gossip, questo "molto rumore per nulla" svanirà. Resteranno solo le mie opere. E chi le apprezza capirà. Chi no, non fa niente. Che si rivolga altrove».

D: Quali sono i suoi progetti futuri?
R: «In questo periodo sto lavorando a due romanzi, ho ripreso a lavorare su un quadro dipinto qualche anno fa, (ad olio su tela) Ho un concerto con Albano il 3 Dicembre a Toronto, Canada. Verrò a Dicembre a promuovere il mio nuovo romanzo, edito Mondadori Electa, "Karma Express". Sarò a Torino, al “La Unioni Industriali”, per un incontro con il pubblico il 7 Dicembre. Vorrei cogliere l'occasione di questa intervista per rivolgermi a voi pugliesi. Continuate a lottare perché non si deturpino le coste della Puglia. Voi che siete lì difendetela. Non permettete che succeda come a Taranto. Non lasciate che creino altre fabbriche di cancro. E' una terra troppo bella per essere distrutta per soli scopi di lucro».
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