Salento 'Atletico' con Maria Teresa Chirivì

di FRANCESCO GRECO - MADRID. Fenomeno di questi anni 2.0, il tifo trasversale. Che andrebbe studiato attentamente, destrutturato, capito bene. C'è chi, in Italia, segue con le imprese del Real di Cristiano Ronaldo, chi tifa il Barcellona di Messi. Gettonati anche il Chelsea di Conte e il Bayer Monaco, il Psg, ecc.

Dopo l'autoeliminazione della nostra nazionale dai mondiali di Russia, nel 2018 noi italiani forse dovremmo trovarci un'altra squadra per cui tifare...
 
28 maggio 2016, Roma, Stadio Olimpico, finale di Champions League fra Real Madrid e Atletico Madrid, scontro fra titani, star strapagate, calcio-business, palloni d'oro. 
 
A Salve, delizioso paese del sud Salento, si tifava Atletico. Ma il calcio globale e il tifo trasversale, almeno quella sera, non c'entravano nulla. Davanti ai maxischermi, nei bar, i ristoranti, pizzerie, nelle piazze, tutti a soffrire per la squadra allenata dal “cholo” Simeone. Che però perse 2-1 alla fine di una battaglia appassionante, bellissima: il calcio è anche epopea, poesia, arte, come ci hanno insegnato i grandi, da Pasolini a Eduardo Galeano, da Gianni Brera a Giovanni Arpino, ecc.

Perché quest'improvvisa passione per un club tanto lontano dal Sud Italia? Perché la responsabile della comunicazione e marketing dell'Atletico Madrid, da oltre 10 anni, è una ragazza di Salve: Maria Teresa Chirivì (foto).
 
Che alla fine sfilò imbronciata davanti alle telecamere: bionda, magra, elegante nel suo tailleur blu scuro. Mentre al suo paese, altrettanto delusi e silenziosi, i “suoi” tifosi masticavano l'ultimo spicchio di pizza fredda e mandavano giù una birra amara e mestamente tornavano a casa nella calda notte real.

Come ha fatto Maria Teresa ad ad arrivare tanto in alto? Dopo la laurea in Lingue, è andata in Spagna per un master, per approfondire lo spagnolo. E dal paese di Cervantes e Garcìa-Lorca non è più tornata.
 
Step dopo step, è divenuta responsabile, appunto, della comunicazione del prestigioso club. 
 
Storie del calcio globale (e di cervelli in fuga), che parla anche il cinese: sono ben 16 i club nelle mani del Dragone, ma questa è un'altra storia. 
 
Corsi e ricorsi, c'è quindi anche un po' di Salento nell'Atletico che ha ieri sera ha matato (2-0) la Roma in casa in Champions League.

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