Theresa May: 40 parlamentari pronti a firmare una lettera di sfiducia

(ap)
di BEATRICE GALLUZZO - Venti di tempesta soffiano su Downing Street. A un giorno dalla presentazione alla Camera dei Comuni del disegno di legge su quella Brexit infausta che divide Paese e istituzioni, il Sunday Times rivela un accordo in divenire stretto tra 40 deputati afferenti varie frange partitiche, in particolare laburisti e gli stessi Tories anti-Brexit, che chiederebbero un cambio al vertice (in sostanza, la testa della May) e una serie di emendamenti che rallenterebbero i negoziati. Sostanzialmente mancherebbero otto deputati per arrivare al numero legale che permette la mozione di sfiducia. Insomma, una partita che si svolge su un filo del rasoio, tirato sul collo di Theresa May.

In tutto questo, un’altra rivelazione del giornale Mail on Sunday và a spingere la situazione ancora di più sul bordo di un precipizio istituzionale, con la pubblicazione di una lettera i cui mittenti sono Boris Johnson, ministro degli Esteri e Michael Gove, ministro dell’Ambiente; entrambi fautori di un’ “hard Brexit” che tagli i rapporti UE-Gran Bretagna con un’accetta.

In sostanza, il succo della lettera è un invito al Governo di stringere i tempi, e di evitare ipotetici passi indietro nel sentiero che conduce al divorzio con l’Europa, dal momento che all’interno del Parlamento non mancano coloro che spingono a una “soft Brexit”, ovvero un divorzio moderato e modellato sulla base delle richieste di entrambe le parti chiamate in causa.

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