Totò Riina nel barese, nel 1952 e nel 1969

di NICOLA ZUCCARO - Bari, con la sua provincia, e Totò Riina: un rapporto antico risalente al 1952. Il 14 aprile di quell'anno fa il suo ingresso nel Carcere di Turi con matricola 0671 un ventiduenne condannato per rapina e per omicidio, che diverrà il capo della più potente organizzazione criminale italiana, denominata 'Cosa Nostra'. Nell'ottobre dello stesso anno, Riina si iscrive alla terza elementare nella scuola carceraria di Turi - Circolo Didattico di Casamassima - emergendo come studente modello e conseguendo la promozione alla successiva classe dell'istruzione primaria.

Inizia così quel legame con la Provincia barese che, macchiato dalla detenzione carceraria per la condanna precedentemente menzionata, proseguirà presso l'aula del Tribunale di Bari il 10 giugno 1969. In questa data, Totò Riina, in un altro processo, sarà assolto dal reato di associazione a delinquere assieme a Luciano Liggio, altro esponente della cupola corleonese.

Dopo questa assoluzione, Riina, per sua volontà, si trasferirà a Bitonto con lo stesso Liggio ma a seguito di un'ordinanza precauzionale emessa nei loro confronti, dal Tribunale di Palermo, tornerà a Corleone dove sarà nuovamente arrestato e successivamente interessato dalla misura del soggiorno obbligato.

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