Corea del Nord: "Dagli Usa un ricatto nucleare"

(afp)
WASHINGTON - Pyongyang accusa gli Usa di un vero e proprio “ricatto nucleare” per aver inasprito le tensioni sul suo programma atomico, dopo gli ultimi colloqui avuti con un funzionario delle Nazioni unite. In particolare la Corea del Nord ha concordato di avere comunicazioni regolari con l’Onu. Jeffrey Feltman, vicesegretario Onu, è rientrato a Pechino sabato, dopo essere stato cinque giorni nella capitale nordcoreana con l’obiettivo di allentare la crisi che sta tenendo in scacco mezzo mondo, una settimana dopo che la Corea del Nord ha testato un nuovo missile balistico capace, a suo dire, di raggiungere gli Stati uniti.

Nel corso del suo viaggio, il primo di un diplomatico Onu del suo livello dal 2010, ha incontrato il ministro degli Esteri Ri Yong Ho e il viceministro degli Esteri Pak Myong Kuk, oltre ad aver visitato strutture mediche sostenute dall’Onu, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna.

“In questi incontri, la nostra parte ha detto che la politica di ostilità nei confronti della Repubblica democratica popolare di Corea e il suo ricatto nucleare sono da accusare per l’attuale situazione tesa nella Penisola coreana”, si apprende nell’articolo. E continua che si è concordato con l’Onu di “regolarizzare le comunicazioni attraverso visite a vario livello”.

L’articolo non fa cenno ad alcun incontro con il leader Kim Jong Un. Feltman, che è il vice segretario generale Onu per gli affari politici, ha visitato il paese subito dopo che gli Usa e la Corea del Sud hanno lanciato le loro esercitazioni congiunte più imponenti della storia.

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