Adeguamento pensioni ex dipendenti pubblici, sentenza Corte Conti: devono essere perequate allo stipendio degli statali in servizio

BARI - Giustizia è fatta nei confronti degli ex dipendenti pubblici che si vedono sostanzialmente bloccata la pensione per l’assenza di meccanismi legislativi automatici che la adeguino almeno allo stipendio di quelli in servizio con conseguente progressiva perdita di potere d’acquisto man mano che passa il tempo dalla fine del rapporto di lavoro.

In tale ottica appare di fondamentale importanza per gli effetti che potrà avere, l’importante sentenza della Corte dei Conti della Puglia, la n. 53/2018 depositata lo scorso 23 gennaio, che nell’accogliere il ricorso proposto da un pensionato del Ministero degli Interni e del Ministero dell’Istruzione contro l’Inps, gestione ex Inpdap, ha affrontato e risolto positivamente per l’ex lavoratore la questione della vigenza nell’ordinamento del “principio di automatico collegamento della misura delle pensioni al trattamento retributivo del personale in servizio”.

La decisione in questione, riportandosi alle indicazioni della Corte Costituzionali ed alle sue molteplici pronunce in materia, ha rilevato che “non può non prospettarsi come fattore di nuove e ulteriori divaricazioni tra pensioni e stipendi, rappresentando l’ipotesi che nel medio periodo l’andamento delle retribuzioni finirà per discostarsi dalle pensioni”. Ed alla luce dei principi espressi rinvenibili nella carta fondamentale dello Stato, per i giudici contabili, “In applicazione, quindi, degli articoli 36 e 38 della Costituzione (…) per le considerazioni sopra espresse, che debba essere affermato il diritto del ricorrente alla perequazione del trattamento pensionistico, con aggancio ai miglioramenti economici concessi al personale di pari qualifica ed anzianità in attività di servizio”.

Insomma si tratta di una decisione a dir poco significativa proprio in termini di Giustizia, nel momento in cui afferma che “Il suddetto principio non è, in effetti, contenuto in alcuna espressa disposizione legislativa che lo sancisca in termini generali, ma viene di volta in volta invocato quando si ponga per una categoria di pubblici dipendenti la necessità di uno speciale adeguamento del trattamento di quiescenza, in relazione ad una dinamica salariale del personale in servizio che venga a discostarsi in misura notevole dai valori economici precedentemente attribuiti e sui quali veniva calcolato il trattamento di quiescenza”.

In conseguenza dei principi espressi, la Corte dei Conti “accerta il diritto dei ricorrenti alla perequazione della pensione, con collegamento al trattamento stipendiale dei dipendenti di pari anzianità, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria nella misura di legge”.

Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una sentenza a dir poco significativa che potrà avere effetto su migliaia di ex dipendenti pubblici che nel corso degli anni hanno visto sostanzialmente bloccati i propri trattamenti pensionistici e che in conseguenza di questa decisione potranno finalmente vederseli adeguati con sostanziali ed importanti benefici economici. In tale ottica, tutti gli ex statali e coloro che godono di un trattamento di reversibilità derivante da pensioni di ex dipendenti pubblici e che si trovano in situazioni analoghe potranno contattarci all’indirizzo email info@sportellodeidiritti.org per poter valutare la possibilità di ricorrere ed ottenere il dovuto dall’Inps ed in particolare dalla gestione ex Inpdap.

12 Commenti

  1. A dir poco sarebbe una notizia bomba,questi sono gli errori che fanno alla sede inps ed ex inpdap.

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  2. allora chi è in pensione da marzo 2014 di che cosa usuifrirà?

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  3. Io direi di non tirare troppo la corda perché, se in linea di principio è vero che le pensione dovrebbero essere aggiornate, è altrettanto vero che molte di queste pensioni sono state calcolate con il sistema retributivo anziché basate sui reali contributi versati.Lo so:prima la legge prevedeva questo.Ma il rischio che domani qualcuno si svegli è voglia concedere l'aggiornamento ma anche il ricalcolo sulla base dei contributi versati, almeno da un certo importo in poi, potrebbe essere tutt'altro che remoto.

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  4. Nn parlavano che la perequazione era stata bloccata dal 2012?. Infatti x fare il ricorso mi è stato chiesto il cedolino pensione del 2012

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  5. Io sono in pensione dal 1° aprile 2012, mi spetta l'adeguamento?

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  7. Sono in pensione dal 2007 ex Inpdap
    Ho fatto ricorso per la perequazione,adesso devo fare qualcosa per avere aggiornata la pensione.grazie

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  8. Questa è una pagina dove si scrive e si legge in ITALIANO essendo che è un sito ITALIANO e dove si esprimono pareri di fatti che succedono sul territorio ITALIANO. Gli amministratori sono pregati di cancellare tutto ciò che non è leggibile dagli altri user anche per un fatto di trasparenza. Potrebbe essere scritto di tutto anche messaggi che possano ledere la sicurezza nazionale. Sarebbe opportuno , inoltre, bannare gli autori delle scritte in arabo!!

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