Andria, Quartiere Europa: "una distruzione annunciata"

POTENZA - "Sembrava si fosse aperto uno spiraglio nella vicenda legata alla chiusura dello Sportello della Camera di Commercio nel Quartiere Europa ad Andria allorquando, visionando gli atti pubblicati dal comune di Andria, ci accorgemmo che con la determina dirigenziale nr. 1855 del 12 settembre 2017, quindi successiva, molto successiva alla data del 30 giugno 2017 stabilita per il funerale di quello Sportello decentrato, il comune di Andria provvedeva addirittura a versare la propria quota parte dell’imposta di registro per il rinnovo contrattuale". Così in una nota Savino Montaruli, coordinatore Comitato Quartiere Europa Andria e componente della 4^ Consulta Ambiente Città di Andria

"Pensavamo - continua Montaruli - che in quella circostanza ci fosse stato l’atteso intervento dei privilegiati e “meritevoli” esponenti e rappresentanti del mondo imprenditoriale ed associativo andriese che, numerosi, siedono sulle poltrone rosse di Corso Cavour e sono addirittura presenti in Giunta camerale, dove si spartiscono i fondi dei commercianti e delle imprese e dove hanno decretato la morte della Camera di Commercio di Andria. Pensavamo fossero stati loro gli eroi cittadini ad avere un guizzo di dignità per la tutela della propria terra ma niente di niente. Solo illusione e neppure le chiacchiere ma solo silenzi".

"Quello Sportello resta chiuso - spiega -, gli andriesi e coloro che provenivano dagli altri comuni del murgiano che trovavano molto più comodo e conveniente disbrigare le pratiche nella città di Andria ora sono stati tuti dirottati su Barletta ove gli uffici pubblici sono stati tutti concentrati e alla quale città Andria ha abdicato da anni chissà per quale baratto politico – amministrativo ignoto alla cittadinanza e al mondo esterno alla cricca del potere politico.
Una chiusura che avrebbe potuto essere agevolmente e facilmente evitata visto che nella città federiciana esistono tanti immobili comunali completamente vuoti e liberi, addirittura nello stesso Quartiere Europa, che avrebbero potuto ospitare tale Sportello, con risparmio economico per la stessa città di Andria che ha sempre sostenuto l’onere del canone di locazione in Corso Europa Unita. Neppure questo è stato concesso  così come appare del tutto strumentale attribuire tale chiusura a questioni di natura economica e di risparmio da parte della stessa Camera di Commercio vista la spartizione dei fondi pubblici che la stessa continua ad elargire a favore e beneficio delle Associazioni di Categoria che siedono a quei tavoli e alle loro società di servizi di capitali. Si parla, complessivamente, di centinaia di migliaia di euro elargiti con disinvoltura e spudoratezza da se stessi per se stessi. Tutto questo, ed altro, è facilmente rilevabile leggendo semplicemente le deliberazioni e scorrendo l’Albo Pretorio sul sito web della Camera di Commercio di Bari dove il Natale 2017 non è stato ricco ma ricchissimo per quei privilegiati che la torta sanno molto bene come spartirsela senza dare conto a nessuno e senza sapere, ancora oggi, quali precise finalità abbiano quei fondi trasferiti da se stessi a se stessi così come Andria di quei benefici pare non ne abbia mai usufruito nonostante sia la città della Bat con il maggior numero di iscritti che versano  quei diritti che poi vengono spartiti e chissà come utilizzati, altrove.  Evidentemente anche in questo la città non è per nulla rappresentata dai suoi rappresentanti alla Camera.
Quello della chiusura della Camera di Commercio è lo scempio che ha decretato, definitivamente, lo sfacelo nel quale è stato gettato il più giovane e promettente quartiere della città di Andria, oltre che il più popoloso. Promesse elettorali, lettere propagandistiche di politici avventurieri e scomparsi poi nel nulla e tante illusioni, come quella dell’apertura di un ufficio decentrato della Polizia Municipale in Via A. Moro con un’insegna restata lì per anni senza che l’ufficio fosse mai stato aperto e poi gettata al macero miseramente come miseri ed insignificanti sono coloro che hanno osato schernire un intero quartiere e ridicolizzare se stessi.
Vanificata l’esperienza di qualche settimana del poliziotto di prossimità così come la presenza delle Forze dell’Ordine è limitata a qualche posto di controllo saltuario. L’igiene urbana racconta il peggio di sé proprio nel Quartiere Europa dove il sudiciume delle strade e l’accumulo di rifiuti nelle cosiddette aree verdi sono il degno segnale di una gestione ignobile del sevizio. La scarsissima manutenzione delle piste ciclabili, con le radici delle palme che hanno completamente divelto la mattonata con gravissimi pericoli per pedoni e ciclisti, sono lo specchio dell’incuria e della trascuratezza così come è stata completamente vanificata l’azione propositiva che per decenni il Comitato di Quartiere Europa, unico soggetto che ha continuato in oltre vent’anni a prestare attenzione al Quartiere, è stata completamente vanificata con colpe e responsabilità direttamente riconducibili ad una gestione della città assolutamente inadeguata. Le strade e la viabilità? Il nostro “Piano Sicurezza” presentato e condiviso da Prefetti ed esponenti istituzionali, depositato da anni presso la casa comunale, prevedeva una serie di interventi completamente trascurati e mai realizzati. Oggi la situazione delle strade e della viabilità è disastrosa e crediamo che se si è arrivati al punto da far vedere le buche stradali ai Funzionari del Ministero dei Trasporti, che avrebbero fatto meglio a venire ad Andria a controllare come funzionava la Ferrovia Bari Nord magari evitando la strage ferroviaria del 12 luglio 2016, visto che le buche sulle strade del Quartiere Europa le conoscono molto bene gli amministratori comunali, i loro galoppini e tutti quanti si ergono a difensori della città e dei suoi quartieri degradati e putrefatti, come denunciato anche recentemente dalla Chiesa e da alcuni suoi esponenti che pare ora non ce la facciano più a sentire i cattivi odori davanti ai portoni delle loro parrocchie e si sono svegliati dal letargo senza timore di infastidire i manovratori.
Altro da aggiungere? Eccome ma non vogliamo fornire alcun alibi a coloro che potrebbero credere e far credere che si tratti di situazioni ignote o venute alla luce solo oggi. No, sono situazioni acclarate che non hanno bisogno di nuovi paladini con il metro in mano ma solo di netturbini, spazzatrici, Vigili Urbani con gli occhi aperti, Carabinieri, poliziotti, controlli, verifiche, opere pubbliche e quella dignità che nessuno ha mai avuto voglia né avuto desiderio di garantire al nostro quartiere. Il Comitato continuerà a fare quello che fa da 21 anni e continuerà a farlo senza strumentalizzare e senza ridicolizzare e banalizzare le persone offendendo pure la loro intelligenza", conclude Montaruli.
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