‘Fashion Science’, la scienza che diventa moda

di VITTORIO POLITO - La scienza è l’insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente e ottenute con metodologie rigorose, secondo criteri propri delle diverse epoche storiche. Secondo Dante “è l’ultima perfezione della nostra anima”.

La moda è un fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli di gusto, di stile, ecc. La moda, come la conosciamo oggi, prende avvio intorno al XII e XIII secolo, quando prima si faceva riferimento al costume. Oggi è nata “Fashion Science” (la scienza che diventa moda), presentata in una pubblicazione da Matteo e Giovanna Gelardi, con la presentazione di Cinzia Malvini e la descrizione artistica di Rosa Lippolis.

Senza entrare nell’ambito della storia della moda, mi piace segnalare l’originale intuizione di Matteo Gelardi, noto otorinolaringoiatra e citologo nasale, con la passione della ricerca in campo rino-allergologico, insomma uno scienziato che si trasforma in artista attraverso le immagini del microscopio, fornendo così le icone della scienza all’arte.

Giovanna Gelardi, laureata in scenografia, arti visive e discipline dello spettacolo, si è specializzata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequenta l’Ecola Massana-Centre d’Art i Disseny di Barcellona e collabora con numerose Compagnie teatrali spagnole. Dal 2014 svolge studi sulle analogie tra il costume e l’antropologia e l’influenza che ha avuto nello sviluppo della moda nell’ultimo secolo.

Sul piano artistico Matteo Gelardi inizia nel 2010 un percorso che lo porterà a realizzare, grazie allo studio della citologia nasale e all’utilizzo del microscopio ottico, opere fotografiche riguardanti aspetti “artistici” dei meccanismi fisiopatologici delle vie respiratorie, presentando al pubblico negli anni 2014, 2015, 2016 e 2017, in location di prestigio (Teatro Petruzzelli, Showville, Villa Romanazzi Carducci, ecc.), “Art&Science”, con la partecipazione di critici dell’arte (Philippe Daverio),  e scienziati (l’astrofisico Fabio Peri, esperto di astronomia extragalattica e di cosmologia, Conservatore del Civico Planetario “U. Hoepli” di Milano).

La collezione ‘Fashion-Science’ nasce dal connubio tra moda e scienza. Gli abiti sono realizzati a mano, sia per quanto riguarda il modello, che le fantasie stampate, provenienti appunto dal microscopio. Infatti fantasie e giochi di colore sono nati, non dalla matita di un grafico (come avviene di solito), bensì dalla collaborazione tra scienziato e stilista. Vediamo così che la “rinite catarrale” si trasforma in ‘autunno’, la “micosi nasale” in ‘corallo degli abissi’ o ‘diversità’, o, infine una “rinite non allergica eosinofila” in “arlecchino saltellante”. E ci sono riusciti benissimo e con i quali non c’è che da complimentarsi.

Cinzia Malvini, giornalista di moda e costume, che presenta la pubblicazione, scrive, tra l’altro: «In tanti anni di lavoro, alla fatale domanda: qual è stata l’ispirazione della nuova collezione? ho sentito rispondere di tutto e di più da stilisti consolidati e pluripremiati come da giovani designers emergenti. Nessuno di loro, però, mi aveva detto “una cellula”. Doveva arrivare una straordinaria avventura come ‘Fashion Science’ per legare insieme, ancora una volta e nel modo più inatteso, emozione e sorpresa, da sempre l’unico e autentico DNA della moda».

Matteo Gelardi dichiara, senza mezzi termini, che «La Citologia nasale è “morfologia e cromatismo”, da qui il passo è breve perché tutto si trasformi in Arte. Il microscopio è l’artefice di tutto ciò, trasformando l’invisibile in visibile, regalando immagini di infinita bellezza».

Hanno collaborato alla realizzazione della pubblicazione, oltre agli autori, Top Fashion Model di Carmen Martorana, Marina Vilardi e Fabiola Vino, Angela Aquilino Creazioni, e le foto di Sergio Nuzzo.

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