Dieci nuovi brani e un sound completamente diverso, decisamente più innovativo e moderno. Non solo dal punto di vista artistico ma anche dal punto di vista manageriale Alexia, ha deciso di ripartire completamente dall’inizio, partendo da un nuovo staff. In questi 5 anni lontana dalla discografia, l’artista e madre di due figli è stata impegnata in diversi concerti in giro per l’Italia e alla ricerca di nuove ispirazioni musicali. Il nuovo album conferma l’avvenuta rinascita di un artista che ha portato la dance anni 90 alla ribalta.
Con 'Tu puoi se vuoi' riparti da zero. Come nasce questo disco?
Questo disco è nato dalla volontà di esprimere la mia natura istintiva e introspettiva, che ho imparato ad ascoltare. Con il mio gruppo di lavoro ho tenuto numerosi concerti in questi ultimi anni, in cui sono stata un po’ assente dal mercato disco grafo, e con cui ho trovato un alchimia che non sentivo da tempo e che ho considerato come un segnale ben preciso. Era il momento di chiudersi in sala e provare a costruire un progetto che partisse dall’energia incredibile che questa band mi trasferiva’’.
Non temi la concorrenza di molti artisti usciti dai talent?
‘’Sono consapevole della concorrenza, ma cerco di essere me stessa e di fare al meglio delle mie possibilità come sempre, e accolgo con entusiasmo quello che arriva’’.
‘’Mi ci e voluto molto tempo per capire che dovevo interrompere un rapporto di lavoro che duravano da anni ed è stato doloroso, ma era doveroso per me e rispettoso nei confronti di chi comunque mi e’ stato vicino’’.
Il titolo del disco si avvicina molto al momento che sta attraversando la discografia italiana?
‘’Si è vero, ma se non fai un tentativo anche in questo momento così difficile, significa che ti sei arreso’’.
Mamma e artista. Come riesci a trovare il tempo per entrambi?
‘’Come tutte le mamme molto indaffarate! Sono fortunata perché ho delle persone di fiducia che mi danno una mano nei momenti di maggior impegno, ma è comunque difficile, specialmente quando devo fare la valigia, il segnale che sto per partire… alle mie bambine questo non piace affatto’’.
Forse quando cresceranno non sarà così…
‘’Magari a 14 anni, faranno i salti di gioia quando me ne andrò un po’ via da casa per qualche giorno’’.
