Ryanair, sindacati: vinto ricorso in tribunale, ora confronto su contratto

ROMA - “I giudici italiani hanno confermato quanto diciamo da tempo: Ryanair non può avere un atteggiamento irrispettoso nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che rappresentano, né può scegliersi gli interlocutori”. E’ quanto affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti alla notizia dell’accoglimento del ricorso per condotta antisindacale (Articolo 28 della Legge 300/1970) presentato contro la compagnia Ryanair al tribunale di Busto Arsizio.

“Il giudice ha dichiarato – spiegano le organizzazioni sindacali - l’antisindacalità della condotta della compagnia irlandese per non aver accolto la richiesta di incontro dei sindacati e per aver rifiutato di fornire tutte le informazioni stabilite dalla legge italiana per le imprese che operano sul territorio nazionale. Ora  attendiamo, come stabilito dal giudice, l’immediata convocazione da parte della compagnia Ryanair, anche alla luce dello sciopero indetto per il 10 febbraio e delle altre cause analoghe pendenti - aggiungono infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - per iniziare un percorso di confronto serio sui temi del contratto collettivo di lavoro e delle tutele sociali di tutte le categorie di lavoratori di piloti, assistenti di volo e personale che opera su basi Italiane alle dipendenze e per conto di Ryanair.

"Una sentenza che giova anche alla campagna ‘Fair Transport Europe’, l'Europa dei trasporti giusti, dell’Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui aderiamo, per il rafforzamento delle norme comunitarie contro il dumping sociale”.

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