Alla Fiera del Levante premiate le strutture sanitarie virtuose per l’umanizzazione delle cure

di VITTORIO POLITO - Sono stati premiati alla Fiera del Levante, nel corso dell’incontro “Valutazione partecipata dell'umanizzazione negli ospedali”, i risultati del Rapporto 2018 sulla “Umanizzazione delle Cure”, indagine promossa a livello nazionale dall’Agenas (Agenzia Nazionale della Sanità) che riguarda le strutture sanitarie della Puglia e per il secondo anno, condotta dall'AReSS Puglia in collaborazione con gli uffici Comunicazione delle Aziende Sanitarie Locali e le associazioni di volontariato accreditate ai Comitati Consultivi Misti.

L’incontro era dedicato alla giornata all’insegna del binomio tecnologia e processi organizzativi e in diverse sessioni si è parlato di alta tecnologia al servizio del paziente oncologico, poi di reti delle malattie rare e dei PDTA – percorsi diagnostico terapeutico assistenziale - la modalità di gestire in forma integrata l’iter assistenziale del paziente.

La ricerca, frutto di un progetto iniziato lo scorso anno sotto l’egida dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (Agenas), ha evidenziato come la Regione Puglia non è più fanalino di coda e ha fatto passi da gigante negli ultimi tre anni: è tornata adempiente con 169 punti, il punteggio più alto da sempre.

Al termine della sessione il presidente della Regione Puglia ha consegnato i riconoscimenti per gli ospedali e le strutture private più virtuosi, che hanno registrato un miglioramento del 19% rispetto all’anno precedente. Bari, la provincia che ha registrato il punteggio più alto, se si eccettua il Policlinico di Bari ed altri ospedali che non hanno ottenuto alcun premio.

Per gli ospedali pubblici il maggiore punteggio lo ha registrato l’Ospedale San Paolo di Bari (Asl Ba), per le strutture private la Clinica Santa Maria (GVM) di Bari. La struttura pubblica con l’incremento percentuale più importante è stata l’ospedale "San Camillo De Lellis" di Manfredonia (FG), la struttura privata la “Monte Imperatore” di Noci. Due ex aequo per le strutture riabilitative: “Maugeri” di Cassano Murge e “Medea” di Ostuni.

“Tutte le strutture sono migliorate” ha spiegato il D.G. Gorgoni. “Le aree dove si registrano i più incisivi miglioramenti sono l'Area 1 “Processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona” e l’Area 4 “Cura della relazione con il paziente e con il cittadino”. La cifra dell'edizione 2018 è il miglioramento: dalla media del 5,8 siamo passati al 6,9 con un incremento del 19%. Un risultato non casuale ma ben definito grazie a programmi di miglioramento messi in campo dalle equipe locali".

In una tavola gli Enti che hanno conseguito i più significativi miglioramenti si sono confrontati insieme su questo percorso di miglioramento: Monte Imperatore di Noci, Presidio Ospedaliero di Manduria, Villa Bianca di Lecce, Giovanni Paolo II di Bari, San Camillo De Lellis di Manfredonia, Casa di Cura San Francesco di Galatina.

I referenti di ogni Ente hanno illustrato le motivazioni, gli strumenti correttivi adottati, le iniziative di stampo umanizzante messi in campo che hanno consentito i nuovi e più positivi risultati di umanizzazione dei servizi.

Al Presidente della Regione Puglia, il compito di premiare le strutture pubbliche e private che hanno raggiunto il valore assoluto più alto: l’Ospedale pubblico con il punteggio più alto è il San Paolo di Bari con il punteggio di 8,5; l’Ospedale privato è la Casa di Cura Santa Maria di Bari (8,5); la struttura pubblica che ha registrato l'incremento percentuale più importante l'Ospedale San Camillo di Manfredonia (+67%); la struttura privata con l'incremento percentuale più importante (oltre il 100%) è Monte Imperatore di Noci; due ex aequo per le riabilitative con il punteggio di 7,1: l’Istituto Scientifico Maugeri di Cassano Murge e il Medea di Ostuni.

Umanizzare significa soprattutto rispetto della persona che va trattata non come un oggetto ma come un soggetto con la sua dignità, per cui va ascoltato, informato, seguito nei vari percorsi sanitari, aiutato a superare i disagi, le barriere architettoniche e le eventuali disabilità legate alla malattia o ad altro ed anche a farlo soggiornare, durante la degenza, in un ambiente salubre, non in un area dedicata al parcheggio come avviene al Policlinico di Bari.

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