"Le marine leccesi, il regno del caos"

LECCE - Rifiuti, discariche, allagamenti, incuria, degrado, sabbia, immigrati e ora anche il moto cross sulle dune, habitat di interesse comunitario. Questo è il quadro che definisce lo status attuale delle nostre marine soprattutto Torre Chianca e Spiaggiabella. Così in una nota Andrea Guido, consigliere Comunale Città di Lecce.

La chiusura e l’immobilismo che ha pervaso gli uffici del Comune negli ultimi 17 mesi e l’approssimazione e l’improvvisazione che ha caratterizzato ogni iniziativa dell’Amministrazione sotto la guida di Salvemini, a lungo andare, hanno generato una vera catastrofe su tutte le marine. Le immagini si commentano da sole.

Alle brutte foto delle discariche di rifiuti a cielo aperto - prosegue Guido - oggi aggiungiamo quelle degli allegamenti dovuti allo straripamento dei canali di bonifica di Torre Chianca e quelle delle tracce che i copertoni delle moto da cross lasciano sulle dune di Spiaggiabella.

Ma, mentre per la brutta abitudine di questi motociclisti scriteriati sto provvedendo a segnalare tutto al Comando della Polizia Locale - perché è inaudito che si facciano attività del genere in luoghi che rappresentano habitat protetti di interesse comunitario, situati, per altro, in piena area parco naturale regionale - per ciò che concerne gli allagamenti penso che la soluzione sia un po’ più complessa.

La storia dei rapporti tra il Comune di Lecce e il Consorzio di Bonifica Ugento e li Foggi, istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, è stata segnata, fino all’insediamento di Salvemini e della nuova Giunta, da attacchi e denunce da parte mia nei confronti dell’operato dell’ente o, più precisamente, nei confronti delle sue mancanze. Ogni anno, infatti, sono stati enormi gli sforzi profusi affinché venissero assolti gli obblighi annuali del consorzio e svolti gli interventi dovuti di manutenzione dei canali di bonifica, di dragaggio e disostruzione delle foci al fine di scongiurare il rischio di ristagnamento delle acque e le gravi conseguenze di carattere idrogeologico. Dall’avvento della nuova Amministrazione fino ad oggi, poi, nessuno degli assessori, Rita Miglietta in primis, è stato più sul pezzo. E i risultati sono questi. I canali, in assenza di alcun intervento di disostruzione, sono straripati. Come volevasi dimostrare!

La Giunta Salvemini - conclude Guido - dovrebbe ricordare ogni tanto che le marine leccesi, ormai, vengono vissute 12 mesi l’anno e che molti cittadini vi risiedono stabilmente.
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