Dragaggio porto Villanova: ok a progetto di fattibilità per finanziamento regionale


BRINDISI - La giunta comunale nella seduta del 19 agosto scorso ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica "Porto turistico di Villanova di Ostuni (Br). Gli interventi si riferiscono al dragaggio dei fondali marini del porto unitamente alla gestione dei sedimenti estratti". 

Il bacino del porto di Villanova presenta una serie di problematiche legate fondamentalmente alla mancanza di manutenzione e di interventi strutturali mai fatti negli anni; situazione che rende il porto insicuro anche a causa dell’insabbiamento di una parte dei fondali marini presenti tra l’imboccatura e il bacino interno. 

Al fine di garantire una maggiore fruibilità dello specchio d’acqua e la possibilità di effettuare manovre in sicurezza da parte dei natanti, il Comune di Ostuni si è dotato di un Progetto di fattibilità che prevede la realizzazione dei lavori di dragaggio dei fondali da realizzarsi a diverse quote nel bacino interno e in corrispondenza dell’imboccatura del porto, tendo conto sia delle profondità originarie sia della navigabilità;

Il progetto redatto dagli ingegneri Gianluca loliva, Carmela Genco e Ania Troviso, dell’importo complessivo di €. 2.830.000,00 parteciperà al POR PUGLIA 2014-2020 – Asse VII – Azione 7.4 - Avviso pubblico di selezione di "Interventi di dragaggio dei fondali marini unitamente alla gestione dei sedimenti estratti" approvato con D.D. n. 73 del 28.06.2018. 

“Con enorme soddisfazione” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Francioso “presenteremo in regione il progetto di dragaggio del porto per la richiesta di finanziamento. È un atto molto importante che abbiamo inserito tra le priorità del mio assessorato. È un ottimo progetto e mi auguro che possa essere valutato positivamente dalla Regione al fine di dare una prospettiva alla nostra marina che rappresenterà il volano di una nuova economia finora trascurata”.

Si prevede di ripristinare l’efficienza del bacino portuale di Villanova in termini di navigabilità, attraverso l’asportazione dei sedimenti sabbiosi che, nel tempo, hanno cambiato sensibilmente la batimetria del bacino con grave pregiudizio in termini di funzionalità degli ormeggi e di sicurezza della navigazione. 



Le attività di dragaggio, trasporto e immersione dovranno essere sottoposte ad un monitoraggio ambientale con l’obiettivo di verificare l’ipotesi di impatto, ovvero l’entità degli effetti sul comparto abiotico e biotico e verificare la tendenza al ripristino delle condizioni precedenti le attività di movimentazione.
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