Noemi, la piccola donna che amava il mare


di FRANCESCO GRECO - S. MARIA DI LEUCA (Le) - Conchiglie grandi e piccole, fiori di plastica, un morbido peluche verde (un piccolo drago). E' l'altra tomba di Noemi Durini, a due passi da Leuca, all'ombra degli ulivi secolari carichi di frutti. Dove fu barbaramente assassinata e sepolta sotto le pietre, 13 mesi fa, forse ancora viva.

Oggi si è aperto il processo all'assassino reo confesso. La foto nella teca di vetro svela una piccola donna dallo sguardo intenso, serio, ormai da adulta. Aveva dei progetti per dare una svolta alla sua vita, come ha svelato di recente la madre Imma Rizzo in un'intervista. Magari lontano da qui, la sua terra che si è rivelata matrigna e che non l'ha saputa proteggere, nè capire.

Noemi amava il mare e da questa piccola tomba si sente la sua voce dolce, il respiro caldo. La gente che va a trovarla lo sa e sulla mensoletta posa una conchiglia. Noemi non è mai sola. Chi la amava, o soltanto la conosceva, o è stato toccato dalla sua fine orrenda in una calda notte d'estate per mani che credeva amiche (il processo stabilirà quante sono queste sudice mani e metterà a tacere le bocche sporche che l'hanno infangata e uccisa una seconda volta con le parole), sosta un pò in silenzio, dice una preghiera dentro di sè, accarezza il piccolo mausoleo voluto dalla famiglia, le fa un pò di compagnia.

Nella teca c'è il programma edizione 2018 della festa (a fine settembre) di San Michele Arcangelo, protettore di Castrignano del Capo, come se la gente del paese l'avesse invitata alla al concerto di Mietta in piazza e poi a passeggio fra le bancarelle dei dolciumi. Lei guarda seria, severa. Come se invitasse tutti, grandi e piccoli, a dare importanza alla vita che le è stata negata, ai suoi sogni interrotti, le cose belle che non ha potuto conquistare.

Ma riposerà in pace soltanto quando sarà fatta piena giustizia, si saprà tutta la verità, si conosceranno i reali protagonisti del suo assassinio, la loro indicibile, bestiale crudeltà. E giustizia invocano e aspettano non solo le persone della famiglia e del suo paese, Specchia, ma il Salento e tutta Italia. E' un un dovere, un obbligo verso questa piccola donna, una millennials come tante, dentro al suo tempo così denso di contraddizioni.

(Credits ph. Orazio Coclite)

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto