Porto di Taranto, Di Gregorio (Pd): “La decisione della Provincia autentico pasticcio”

BARI - “Il porto di Taranto è una risorsa e come tale va messo nelle condizioni di operare al meglio”. Il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) interviene sulla situazione di stallo determinata da un provvedimento della Provincia di Taranto in materia di movimentazioni di merci rinfuse. “La questione posta dalla Provincia sulla movimentazione delle merci polverose destinate alla siderurgia - dichiara - ha ottenuto di fatto un solo risultato: dirottare su altri scali portuali i traffici che prima si svolgevano a Taranto. Da un punto di vista ambientale il problema non è stato risolto ma è stato solo spostato - aggiunge Di Gregorio - le merci scaricate altrove, infatti, arriveranno comunque a Taranto sui camion, determinando un impatto ambientale forse persino superiore. Siamo di fronte, quindi, ad un autentico capolavoro: da un lato viene posto un limite alle attività portuali con motivazioni ambientali, dall’altro quegli stessi carichi torneranno a Taranto con trasporti su gomma che allungheranno la scia delle emissioni”.

“Ma c’è un’altra considerazione da fare - prosegue il consigliere regionale - che riguarda la tempistica del provvedimento. La Provincia di Taranto, infatti, ha impiegato ben quattro anni per rispondere ad un’azienda che nel 2017 chiedeva all’Ente un chiarimento sull’obbligo di dotarsi di un titolo specifico per movimentare materiali rinfusi polverosi in ambito portuale. Anche questo è un bell’esempio di efficienza amministrativa che solleva alcuni interrogativi: perché un’attesa così lunga e perché all’improvviso tanta fretta?”.

“La decisione della Provincia assunta in pieno agosto - conclude Di Gregorio - appare un vero e proprio pasticcio che non risolve i problemi ambientali, penalizza gli operatori portuali tarantini, crea forti preoccupazioni alle maestranze del settore. Un pasticcio al quale occorre porre rimedio”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto