Bari, apertura domenicale negozi: fallimentari i primi risultati

BARI - L’esperimento tentato nella città di Bari dal 60% dei commercianti di Via Sparano e dal 40% di quelli di Corso Cavour, ha fatto cadere l’ultimo Tabù in materia di aperture domenicali dei piccoli negozi. Qualcuno ha voluto tentare fino alla fine di dimostrare che i piccoli negozi, anche se prestigiosi, restando anch’essi aperti la domenica potrebbero “sollecitare” gli acquisti e, alla fine, ha dovuto ricredersi e rassegnarsi.

Gli stessi promotori di questa inutile iniziativa sono stati i primi a fare autocritica.

Abbiamo girato anche noi il centro di Bari e li abbiamo visti, tutti lì, sulla soglia a guardare il passeggio di quelli che avrebbero dovuto essere i loro clienti, ma non lo sono stati.

Eppure il passeggio c’era, quindi la nostra tesi secondo la quale è inutile parlare di iniziative, magari costose per le Pubbliche Amministrazioni, per attrarre la solita gente o potenziali clienti è stata assolutamente confermata e sarebbe solo un modo per darla ancora una volta vinta agli ipermercati che, anche domenica scorsa, hanno fatto il pienone.

Le promozioni continue poste in essere dalla Grande Distribuzione, sfidando le regole della concorrenza e città sempre più lasciate in balia di se stesse nelle giornate festive, con servizi ridotti al minimo, sembrano strategie studiate appositamente per infliggere il colpo di grazia a quello che qualcuno, in campagna elettorale, ma solo allora, si ricorda essere il più grande patrimonio, anche culturale, della nostra Italia: le piccole e medie Imprese.

Continuando in questo modo quel patrimonio sarà per tutti solo un ricordo così come sarà un ricordo quello che ha rappresentato per decenni un sicuro punto di riferimento, cioè l’attività sindacale a tutela degli interessi legittimi delle Categorie.

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