Poesia: Odette Paesano, la 'lirica del quotidiano'

BARI. La lirica della quotidianità. E' questo il risultato a cui mira la poesia di Odette Paesano, giornalista, collaboratrice de Il Sole 24 Ore e autrice di brani letterari, che in questi giorni sta presentando alle testate italiane ed estere il suo sito (www.odettepaesano.com), all’interno del quale si trovano i suoi brani in prosa lirica, ricchi di elementi mitico-simbolici. I brani, che l’autrice stessa definisce "delle istantanee in movimento", recensiti da studiosi di scienze letterarie, descrivono squarci di realtà quotidiana e contemporanea. La scrittrice realizza i suoi flash con uno stile dinamico e innovativo che ha suscitato l’interesse nei lettori, i quali, grazie anche all’uso ricorrente delle figure retoriche e della prosa ritmata, percepiscono le immagini come azioni.
Odette ha interpretato criticamente la favola di Pinocchio e ne ha rivisitato il finale, inserendo all’interno della storia donna Lisa, figura femminile, compagna di Geppetto. Questa introduzione si concilia con il forte desiderio di paternità del falegname, che si concretizza attraverso la costruzione del burattino. Geppetto è un uomo solo che, già nella favola di Collodi, vuole vivere a tutti i costi insieme al suo figliolo. L’idea dell’autrice di introdurre donna Lisa al termine della favola è, quindi, in sintonia con la voglia famiglia e di genitorialità di questo personaggio. Tale rivisitazione, in prosa lirica, dal titolo Quello che Collodi non ha detto. Un happy end alternativo è presente nella sezione brani del suo sito. Fra i progetti della scrittrice: realizzare la sceneggiatura teatrale del "Geppetto Innamorato".

L’uomo col bicchiere
Mutilo d’arti, che t’hanno fatto? Provo supplizio solo a guardarti. Serbo, kosovaro, croato o jugoslavo, da dove vieni? E figli ne avevi?

Le bombe a mano, le mine antiuomo sono il vivo ricordo, per te, di un passato lontano. Profugo prima, emarginato ora, la vita con te è stata dura!

Qui molta gente frigna e si lagna: è stupida, incolta, zotica e stolta! Bella via Dante, bello anche il Duomo, bella Milano e tutto il suo coro.

La guerra è il volto dell’ideologia, e il nazionalismo è pura follia.

Perché è il potere che chiama la guerra, ed è la morte che li suggella.

E tu… credi ancora all’amore? Una donna ce l’hai? E senz’arti ti vuole?

Coraggioso, sei grande, tu sì che sei un uomo. Non come costoro, mezz’uomini goffi senza decoro.

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