Antimafia: Bindi eletta presidente con 25 voti. Pdl insorge

ROMA - Rosy Bindi è stata eletta presidente dell'Antimafia con 25 voti. 8 sono andati a Luigi Gaetti (M5s). Le schede bianche sono state 2, un voto nullo. Riccardo Nuti (M5s) ha smentito qualsiasi "giallo" su una presunta spaccatura all'interno del M5s nel primo voto. Infatti Gaetti ha avuto 6 voti e non 8, "perché lui stesso non si è votato, e un altro nostro collega era in quel momento in missione. Quindi nessuna spaccatura".

''Il mio primo impegno sarà quello di cercare di superare questa fase di concreta difficoltà con il Pdl perché tutti dobbiamo unirci nella lotta alla mafia''. Commenta cosi' la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi lasciando San Macuto dopo la votazione.

''Spero che tutti si adopereranno per sanare questa frattura. Mi auguro anche che chi oggi non ha partecipato al voto riconosca che oggi c'é stato un voto. Se tutti insieme faremo un piccolo passo, potremo dire che siamo qui per combattere la mafia e non per farci la guerra tra di noi'', aggiunge Bindi.

"Inaccettabile strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi". Lo scrive su Twitter Maurizio Gasparri commentando l'elezione del presidente della commissione antimafia.

''La delegazione parlamentare del Popolo della libertà in Commissione Antimafia - avevano annunciato i capigruppo - non parteciperà al voto odierno per l'elezione del presidente e dell'ufficio di presidenza, dal momento che il Partito democratico intende imporre un proprio candidato usando solo la forza dei numeri e senza la necessaria condivisione per una scelta così importante. Ricordiamo che negli ultimi mesi l'elezione degli organi della Commissione Antimafia ha subito numerosi rinvii proprio a causa delle divisioni interne allo stesso Pd''.

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