Questo perché il Barletta è coinvolto nel calcio scommesse ed in caso di condanna nei processi sportivi che termineranno ad agosto potrebbe addirittura essere costretto a giocare in eccellenza pugliese. Situazione molto difficile anche a Brindisi dove dopo le dimissioni del presidente Flora, anche lui avrebbe cercato di alterare il risultato di alcune partite di serie D, la società rischia una retrocessione a tavolino in eccellenza.
Inoltre a frenare le ambizioni delle pugliesi di serie D ci sono i criteri stabiliti venerdì scorso dal consiglio federale per i ripescaggi in lega pro. Infatti bisognerà pagare una fideiussione di 200 mila euro ed una tassa a fondo perduto di 500 mila euro. Le due pugliesi Monopoli e Taranto speravano nel ripescaggio in lega pro ma l’ipotesi sembra difficile. A Monopoli il presidente Laruccia non presenterà la domanda perché la tassa a fondo perduto è alta.
A Taranto dopo le dimissioni del presidente Campitiello si cerca di costituire una nuova società. C’è una cordata di Tarantini capeggiata dall’imprenditore Castria che una volta insediato potrebbe presentare domanda di ripescaggio, si spera in una svolta positiva.
