"La Asl di Lecce attivi subito la somministrazione del vaccino anti meningococco B"

LECCE - Una nota congiunta dei consiglieri regionali di CoR Saverio Congedo e Luigi Manca. “L’allarme che si sta diffondendo - dichiarano i Cor - è certamente sovradimensionato, come ci spiegano da giorni medici e operatori sanitari, tuttavia occorre fornire messaggi chiari alla popolazione e soprattutto evitare disfunzioni nei servizi erogati in materia sanitaria.
Come ribadito dal presidente Emiliano e dal direttore del dipartimento Salute e benessere della Regione Ruscitti il vaccino contro il meningococco B è disponibile gratuitamente anche per la fascia dei nati tra il 2003 e il 2013, ciò significa che tutti i cittadini che stanno affollando gli sportelli della Asl per la somministrazione del vaccino devono poterci contare in regime di gratuità.
A Lecce però pare che ciò non stia avvenendo e, sulla scorta delle comunicazioni ufficiali diffuse nelle scorse ore dalla Regione Puglia, in tanti si stanno presentando quotidianamente per sottoporre i propri figli al vaccino salvo sentirsi dire che invece il servizio è a pagamento.
Ciò sta comportando grave disagio, - spiegano i consiglieri Cor - perché si comprende facilmente come il numero dei potenziali aventi diritto cresca in maniera direttamente proporzionale alla possibilità di ottenere il vaccino gratis, mentre diminuisca all’improvviso dinanzi ad una richiesta di pagamento, con file interminabili che costringono medici di turno a svolgere servizi di segreteria, e con famiglie intere che fanno dietrofront dopo aver perduto intere giornate in previsione di un beneficio che poi non sono in grado di permettersi.
Per tali ragioni, alla luce delle continue segnalazioni e delle notizie che ci pervengono quotidianamente, sollecitiamo formalmente la Asl di Lecce a dare compimento agli indirizzi assunti dalla Regione, provvedendo alla somministrazione gratuita del vaccino agli aventi diritto e cioè fino alla classe di nascita del 2003, pur nella consapevolezza che si tratti di un allarme sociale esagerato, non è giusto che sul territorio regionale vi siano cittadini penalizzati a differenza di altri”, concludono.

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