Il provvedimento ha recepito le osservazioni ministeriali sui livelli di assistenza, in ragione delle quali le prestazioni di tipo estensivo (a totale carico del SSR) devono corrispondere alle RSA di fascia media e le prestazioni di mantenimento (50% a carico del SSR) alle RSA di fascia bassa.
Di riflesso, nel nuovo testo di legge le RSA vengono classificate in RSA estensive ed RSA di mantenimento. Infine viene abrogato l’art. 4 della L.R. n. 53/2017 che prevedeva una sperimentazione triennale per la gestione diretta della quota sanitaria da parte dell’assistito, al fine di garantire al massimo il principio della libertà di scelta.
Le osservazioni ministeriali hanno posto dei rilievi su questo sistema di voucher, che configura una metodologia di assistenza sanitaria non prevista dalla normativa statale (D.L.vo n. 502/1992 e successive modifiche e integrazioni). Di qui la soppressione dell’articolo in questione.
È stato approvato a maggioranza, un emendamento presentato dal consigliere Mario Pendinelli (Misto), secondo il quale sono fatte salve le istanze di autorizzazione alla realizzazione o alla ristrutturazione di strutture sanitarie e socio-sanitarie con mezzi propri presentate dai privati alla data del 31 dicembre 2017 che all’entrata in vigore del regolamento sono state autorizzate, ovvero per le quali è decorso il termine previsto dalla legge per il rilascio. Di conseguenza i relativi posti letto, al fine delle autorizzazioni all’esercizio, rientrano nel fabbisogno determinato dallo stesso regolamento, in corso di approvazione, anche se in esubero.
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