Anche Domenico Triggiani ha pubblicato 'Donne al potere'


VITTORIO POLITO - Bruno Vespa, giornalista e scrittore, ha pubblicato recentemente “Donne al potere (Rai Libri), in cui racconta le storie di venticinque donne viventi, italiane e straniere, tra pubblico e privato, che con il loro cervello, la loro determinazione, la loro saggezza, sono arrivate ai vertici della politica, della scienza, dell’impresa con risultati che gli uomini difficilmente saprebbero raggiungere. “È vero - scrive Vespa nella premessa - che le donne non raggiungono ancora tutte le posizioni di vertice che meriterebbero, è vero che la maternità è ancora un elemento discriminatorio soprattutto in un Paese come l’Italia, tuttora arretrato in fatto di servizi per l’infanzia, ma, dalla magistratura alla medicina al giornalismo, le donne sono ormai più numerose degli uomini, quasi sempre più motivate, spesso più rigorose, perché sono preparate a una scalata più ardua dei loro colleghi”. Ma queste sono altre storie.

Anche Domenico Triggiani (1929-2005), personaggio cardine della cultura barese, ha pubblicato nel 1982 “Donne al potere” (Capone Editore), una commedia musicale rappresentata nel 1983, in prima assoluta, al Teatro Petruzzelli di Bari, con le musiche del maestro Ignazio Civera (1903-1993).

Scrive, tra l’altro, Francesco De Martino su “Puglia Mitica” (Levante): «Triggiani immagina che nel Paese di Matacan la moglie del Capo del Governo e le mogli dei Ministri assumano rispettivamente le cariche di Capo del Governo dell’Amore, di Ministro della Felicità, dell’Amore, della Bellezza Interna e della Bellezza Estera e che, dopo aver imprigionato i rispettivi mariti amanti della guerra, riescano a stabilire una pace duratura basata sull’amore e sulla seduzione. Alla fine della commedia – in cauda venenum – le donne dopo un anno di potere liberano dalla prigione i loro mariti, ma dopo averli fatti giurare di riconoscere “come figli legittimi” quelli che intanto hanno messo al mondo insieme agli stranieri per ragioni demografiche».

Gianni Custodero (1936-2009), giornalista e scrittore, scriveva su “Il Tempo” del 18 gennaio 1982 «Nel caso di “Donne al potere”, commedia musicale nuova di zecca, che ci propone Domenico Triggiani, non c’è posto per la ricerca dell’effetto facile, a furia, magari, di pesanti doppi sensi mutuati dall’abitudine dell’avanspettacolo. L’ordito su cui si muove la proposta di spettacolo è in una dimensione tra favola e quotidianità, sostenuta da un garbato sorriso forse leggermente venato da un tenue filo di amarezza e di disillusione».


Il teatro di Triggiani è stato etichettato in vari modi con richiami al teatro di vari autori (Betti, Aristofane, Pirandello, Ibanez), un teatro sociale e psicologico, che affonda il bisturi nei vizi e nelle virtù degli uomini.

Triggiani è stato soprattutto autore di teatro, cui ha dedicato molta parte della sua produzione letteraria. Dei suoi lavori teatrali se ne parlò agli inizi degli anni ’60 all’Actor’s Studio di Broadway, considerato fra gli autori validi del giovane teatro europeo.

Tra le proposte culturali promosse dalla Rivista “Polemica” durante la direzione di Triggiani, merita di essere segnalato l’avvio di un’attività editoriale attraverso la Collana “Le Pietre” e la realizzazione, in collaborazione con il G.A.D.-Prometeo, del Teatro Circolare presso l’Albergo delle Nazioni sul Lungomare di Bari: il secondo in Italia dopo il Sant’Erasmo di Milano.

Anche il teatro dialettale barese è stato oggetto delle particolari attenzioni di Triggiani, scrivendo e pubblicando decine di commedie divertentissime portate in scena centinaia di volte. Tra i lavori in vernacolo va ricordato il romanzo storico-satirico “Da Adàme ad Andriòtte”, la storia del mondo in dialetto barese, scritto con la moglie Rosa Lettini.

È importante ricordare che, grazie a Triggiani, il dialetto barese ha varcato non solo i confini regionali, ma anche quelli nazionali, raggiungendo praticamente tutto il mondo: le sue pubblicazioni in vernacolo sono state acquistate dalla Regione Puglia per dotare le biblioteche delle Associazioni degli emigranti pugliesi residenti all’estero.

Non va dimenticato che Domenico Triggiani è stato dal 1956 al 1959 il principale organizzatore del “Premio Città di Bari per la narrativa”, anche se qualcuno, oggi, ne vorrebbe attribuire la paternità ad altri.

Mi piace concludere questa nota con il ritornello di chiusura della commedia musicale di Triggiani: “Donne al potere/quel che ci vuole/per riportare la pace nel mondo/pace ed amore/gioia del cuore/per la più grande felicità”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto