Inizia la cura Reja: Klose stende un'inguardabile Inter

di Andrea Stano - Lazio-Inter chiude la 18esima giornata di campionato, penultima del girone di andata. I biancocelesti si impongono per una rete a zero. A segno Miroslav Klose.

Solo tre i successi esterni dei nerazzurri in questa stagione; la Lazio, all’Olimpico, è caduta solo due volte (contro Genoa e Napoli), poi cinque vittorie e due pareggi.
Prima panchina per Reja (che aveva lasciato Roma congedandosi proprio con un 3 a 1 rifilato all’Inter) dopo la parentesi tra il 2010 e il 2012.

Mazzarri lancia Kuzmanovic dal primo minuto mentre il tecnico friulano è costretto a rinunciare a Marchetti (infortunio dell’ultima ora). Trai pali c’è l’albanese Berisha. Per il resto, la vecchia guardia coi rientri di Dias, Gonzalez ed Hernanes.
La Lazio parte più intraprendente nei primi minuti di gioco ed è clamorosa la palla gol al decimo minuto. Dormita colossale di Ranocchia e di Jonathan, ne approfitta un onnipresente Lulic che supera col pallonetto Handanovic, in uscita per rimediare, ma il pallone esce di una manciata di centimetri.

Molte le disattenzioni sia da una parte che dall’altra ma scarseggiano le palle gol.
Al 26esimo, altro svarione della retroguardia ospite, Klose si avventa sul pallone ma Handanovic è provvidenziale salvando in corner.

Sul finale la Lazio sale in cattedra; Lulic, Candreva e Klose indemoniati, agevolati dalla classe di Ledesma in mezzo al campo. Inter nervosa (specie Guarin che bisticcia con Radu) e visibilmente in affanno.

Primo tempo confuso e spigoloso; meglio i padroni di casa, pericolosi in un paio di circostanze.
La ripresa si riapre senza avvicendamenti. All’undicesimo gli uomini di Mazzarri riescono a scovare una linea di passaggio per Palacio che s’infila in area ma Biava (eccellente la sua prestazione) è strepitoso nel recuperare in scivolata.
Secondo tempo desolante e spigoloso ma è sempre la Lazio a fare la partita.

L’Inter smemorata, senza verve e senza grinta, cerca di riattivarsi con l’ingresso di Milito al trentesimo minuto ma l’argentino, in campo dopo quasi tre mesi, non inciderà per nulla.
Al 36esimo il gol partita: azione insistita dell’ex bari Cavanda (subentrato a Konko nel corso della prima frazione di gara) che scarica per Candreva in scia dalle retrovie; gran numero del centrocampista della Nazionale che pesca Klose in area di rigore, il tedesco anticipa Ranocchia e al volo col destro trafigge Handanovic. 1 a 0 strameritato per i biancocelesti che all’ultimo secondo, sempre con Klose, si divorano il raddoppio ma l’ex Bayern di Monaco si lascia ipnotizzare dal portiere sloveno dopo un’ammirevole cavalcata verso la porta nerazzurra.

Primi tre punti, dunque, per Edy Reja, ossigeno puro per gli aquilotti ora decimi a 23 punti. I tifosi laziali, però, oltre a gioire per la vittoria casalinga hanno potuto ammirare un Hernanes in veste delle grandi occasioni. Il centrocampista brasiliano non giocava così agguerrito e lusico ormai da troppo tempo.

Periodaccio, invece, per l’Inter che, derby a parte (oltretutto vinto fortunosamente) ha rimediato solamente tre punti nelle ultime cinque partite. Scavalcato anche dalla temibile banda di mister Mandorlini (oggi il Verona ha schiacciato anche l’Udinese al Friuli), la posizione in classifica per la società del tycoon Tohir non è delle migliori (sesto posto a 31 punti, 8 lunghezze dalla zona Champions).

Settimana prossima l’Inter ospiterà il Chievo di mister Sannino (undici punti nelle ultime sette partite) mentre la Lazio farà visita al Bologna, quartultimo in classifica.

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