Addio Arigliano, il "Sentimentale" del jazz

ROMA - E' morto la notte scorsa Nicola Arigliano, cantante e musicista jazz, che ha portato al successo brani come 'Simpatica', 'Sentimentale', 'Un giorno ti dirò', 'Amorevole', 'I sing ammore', 'My wonderful bambina' e 'I love you forestiera'. Aveva 86 anni. Dal 2006 risiedeva a Calimera, in provincia di Lecce, nel centro per anziani dell'istituto 'Professor Gino Cucurachi'.

Era nato il 6 dicembre 1923 a Squinzano, sempre in provincia di Lecce, dove domani, giovedì 1 aprile, si terranno i funerali, nel santuario della Santissima Annunziata.

La vita di Arigliano si divide tra musica e televisione. I primi dischi datano 1956 e sono 78 giri, per lo più di canzoni napoletane, registrati per la Rca Italiana; con il passaggio al 45 giri, ed alla etichetta Columbia, arriva il primo successo con 'Simpatica' di Garinei, Giovannini e Kramer. Nel 1958 partecipa a 'Canzonissima' e, successivamente, si fa notare in un programma televisivo dal titolo 'Sentimentale', condotto da Lelio Luttazzi, al quale partecipa come ospite fisso, insieme con Mina. L'omonima sigla diventa un disco di successo, inciso da entrambi i cantanti in due versioni differenti. Successivamente inizia una lunga e fortunatissima carriera come testimonial pubblicitario, che gli assicura ottimi introiti anche quando i suoi impegni musicali si diraderanno, con il cambio generazionale e l'avvento dell'ondata beat. ''Ed è tanto comodo, che lo potete prendere, anche in tram'', diceva Nicola Arigliano nel fortunato spot del Carosello del digestivo Antonetto andato in onda ininterrottamente per vent'anni sul canale nazionale della Rai fino al 1977.

Insieme alla canzone, Nicola Arigliano ha coltivato per tutta la vita la sua grande passione, il jazz, partecipando a festival e a manifestazioni dedicate a questo genere musicale (ad esempio il Festival del jazz del 1959, insieme a Franco Cerri), e si mette in luce con il suo stile da 'crooner'. Nel 1963 è protagonista di un altro show del sabato sera sulla Rai, 'Il cantatutto', con Milva e Claudio Villa, in cui si diverte a scambiarsi il repertorio con gli altri due colleghi e ad esibirsi in gag e scenette comiche. Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo con 'Venti chilometri al giorno' ed al XII Festival della Canzone Napoletana con il motivo 'Si turnata' eseguito in abbinamento con Sergio Bruni. Nicola Arigliano torna sorprendentemente in televisione nel 1977 in alcune puntate di 'Non stop', una trasmissione Rai di Enzo Trapani dedicata al cabaret: è il pistolero vestito di nero che "uccide" gli artisti a rivoltellate, pronunciando la battuta ''Non voglio noie nel mio locale!''.

In anni più recenti vince il Premio Tenco (1996), per il suo album 'I sing ancora' e recita al fianco di Enrico Montesano e Mietta nella serie tv 'L'ispettore Giusti' (1999). Nel 2001 pubblica 'Go man!', disco registrato dal vivo a Milano, che vede la presenza di alcuni tra i più noti jazzisti italiani: Franco Cerri, Enrico Rava, Gianni Basso, Bruno De Filippi, Renato Sellani e Massimo Moriconi. Nel marzo del 2002, con la band di Ascolese, Arigliano prende parte ai festival jazz di Capodistria (Slovenia) e Fiume (Croazia). Nel 2005, con i suoi ottantuno anni di età, è stato il cantante più anziano a partecipare ad un Festival di Sanremo: nell'occasione ha presentato il brano 'Colpevole' (accompagnato da Antonello Vannucchi dei Marc 4 e Franco Cerri), vincitore del premio della critica. La sua ultima esibizione (con l'inseparabile Frank Antonucci alla chitarra, il Reverendo Otis al contrabbasso, Al Ventura alla fisarmonica e Santi Isgrò alla batteria) risale all'8 settembre 2007, in occasione del premio alla carriera che gli ha voluto tributare la sua Squinzano. Saltuariamente si è anche cimentato come attore cinematografico, recitando tra gli altri nei film 'La grande guerra' e 'Ultimo tango a Zagarolo'.

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