Bari, al Castello Svevo "Cultura, Mezzogiorno, Europa: la cultura al centro dello sviluppo euro-mediterraneo"

BARI - Perché non esplorare le possibilità che possono scaturire per il mezzogiorno da una nuova programmazione culturale? Da queste riflessioni nasce l’idea dell’incontro di Bari “Cultura Mezzogiorno Europa. La cultura al centro dello sviluppo euro mediterraneo” tenuto a Bari presso la suggestiva Sala Bona Sforza del Castello Svevo. Promosso da Federculture in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con il patrocinio della Sovrintendenza regionale ai Beni culturali e della Regione Puglia, si è registrata un’importante affluenza a dimostrazione di quanto la tematica sia di interesse comune.
Scopo del convegno è lanciare una sfida per una rinascita culturale ed economica del Sud quale luogo naturalmente deputato a divenire banco di prova per una programmazione che ponga al centro la cultura valorizzando il patrimonio artistico e ambientale.
Al convegno ha preso parte anche Marino Spilotros, presidente del circolo di Bari di Legambiente, che da sempre lavora e opera considerando la Puglia come regione di avanguardia nel Meridione.
Conoscenza, creatività e cultura rappresentano fattori determinanti per generare crescita economica, innovazione e sviluppo in termini di nuovi processi, prodotti e servizi.
Nel corso del convegno si è parlato di alcune candidature delle città del Mezzogiorno come Bari, Matera e Napoli a capitali europee della Cultura 2019 il cui processo di selezione partirà nel 2013 con l’emanazione del bando nazionale.
In riferimento a questo Legambiente Bari, nella persona di Marino Spilotros, accoglie favorevolmente la candidatura della città di Bari a capitale della cultura per il 2019 e per il World Water Forum e per quanto possibile la sosterrà energicamente. I due temi infatti rientrano nel DNA dell'associazione sebbene si consideri opportuno procedere solo dopo la nomina dei due assessori alla Cultura e all'Ambiente. Altre perplessità in merito risiedono nel fatto che sono già diverse le città del Sud che hanno dichiarato di volersi candidare. Alla rivalità tra queste sarebbe più auspicabile un progetto comune che possa coinvolgerle tutte verso una concretizzazione di soluzioni possibili e condivise da tutti.

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