L'allarme del geologo: coste italiane a rischio tsunami

"Negli ultimi 2000 anni vi sono stati 72 movimenti anomali del Mar Mediterraneo che hanno interessato le coste italiane con diversa intensita". Lo ha detto il prof. Ortolani sul quotidiano Terra Ma le aree costiere italiane a rischio da tsunami, gia' individuate con vari studi, ancora non sono tutelate da interventi strutturali preventivi ne' da attive misure di monitoraggio, di didattica e protezione civile. Il rischio da tsunami non e' nemmeno preso in considerazione nei piani stralcio per la difesa dal rischio idrogeologico elaborati dalle Autorita' di Bacino''.

ROMA. La denuncia e' di Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell'Universita' Federico II di Napoli, che oggi, in edicola, pubblica uno studio su tsunami e rischio vulcanico nel Mediterraneo.

''Le aree interessate dai movimenti anomali del mare - scrive il geologo - sono Liguria (14 eventi), Stretto di Messina-Sicilia Orientale-Calabria meridionale tirrenica-Isole Eolie (23), Adriatico (10 ), Golfo di Napoli (10), Toscana (3), Sicilia settentrionale (2), Sicilia meridionale (2), Calabria settentrionale ionica (1), Lazio (1). Enzo Boschi, presidente dell'Ingv, e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile - scrive ancora Ortolani su Terra - spieghino perche' non si siano attivati, finora, per attivare una moderna rete di monitoraggio per individuare l'innesco di eventuali tsunami e perche' non hanno predisposto una legge che consenta di tutelare dagli tsunami le coste, i cittadini e l'economia turistica mediante la redazione di piani per la sicurezza ambientale''.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto