Yara, i grandi numeri delle ricerche

BERGAMO. Nel giorno di Santo Stefano le ricerche si sono fermate. Il gelo polare ha attanagliato gli uomini della guardia forestale e gli agenti della polizia che concentrano da ieri i loro sforzi in Valle Imagna. Intanto, come fanno ormai da giorni, carabinieri e volontari della protezione civile non smettono di percorrere le sponde del Brembo. Un esercito, dunque, per Yara, la giovane ginnasta scomparsa il 26 novembre scorso dopo essere uscita dalla palestra che frequentava a Brembate Sopra. Sono scese in campo migliaia di persone sin dalle 7 del mattino per cercarla. Mezzi, strutture, unità cinofile con base operativa nel centro sportivo di via Bruno Locatelli a Brembate, spostata poi nella sede del consorzio di polizia locale dell’Isola a Madone, sono state adoperate senza un attimo di tregua.
Anche lo sforzo della protezione civile è stato significativo fin dall’inizio. Si sono alternati ben 1994 uomini, compresi quelli del soccorso alpino e speleologico che hanno esplorato pozzi e anfratti. Si è arrivati a dispiegare, in una sola giornata, fino a 300 volontari. Si sono impegnati, con quello di Brembate guidato dal capogruppo Giovanni Valsecchi, tutti i gruppi di volontari della zona dell’Isola. Oggi quelli in azione sono una novantina. L’Associazione nazionale alpini ha impiegato 360 persone. Il Corpo forestale dello Stato ha impiegato per un centinaio di giornate almeno dieci uomini con quattro mezzi e due unità cinofile fatte arrivare da Sondalo e da Vilminore. Carabinieri e polizia lavorano incessantemente anche durante le festività. Le licenze sono sospese fino al 10 gennaio. I carabinieri hanno in campo ogni giorno ben 50 militari.

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