"Guede mi disse che Amanda e Raffaele non c'entrano niente": il racconto di Alessi sul giallo Meredith

PERUGIA. "Rudy Guede mi disse che Amanda Knox e Raffaele Sollecito non c'entravano niente con l'omicidio di Meredith Kercher e che le cose erano andate in maniera molto diversa da quello che si leggeva nei giornali o si vedeva in tv. Mi disse che c'erano due innocenti in carcere". Lo ha detto Mario Alessi durante la sua testimonianza di oggi nel processo di appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Alessi ha riferito che Guede, il nove novembre del 2009, durante l'ora d'aria nel carcere di Viterbo, lo avvicino' e lo prese sotto braccio dicendogli che doveva confidargli una cosa importante. (leggi anche: Corte sentirà testimonianza Rudy Guede)

ALESSI INDAGATO PER FALSE DICHIARAZIONI - Alessi e' indagato per false dichiarazioni rese ai legali di Raffaele Sollecito nell'ambito delle indagini. E' quanto emerso stamani nelle prime battute della deposizione resa dal muratore davanti alla Corte d'assise d'appello di Perugia. A rendere noto che Alessi e' indagato e' stato il pg Giancarlo Costagliola.
Il procedimento per le false dichiarazioni ai legali aperto dalla procura di Perugia e' stato trasmesso per competenza a quella di Viterbo.
Il muratore condannato per l'omicidio di Tommaso Onofri e' stato citato come testimone dalla difesa del giovane pugliese. Ha infatti sostenuto di essere stato a conoscenza di particolari sul delitto di via della Pergola riferiti da Rudy Guede (ma da questo gia' smentiti) in grado di scagionare gli attuali imputati.

IL RACCONTO DI ALESSI - Secondo il racconto di Alessi, Guede gli riferi' che lui e un suo amico conobbero Meredith una sera, in un locale. "Mi disse che il suo amico era cosi' ubriaco che non si reggeva in piedi e che dopo alcuni giorni lui e lo stesso amico si presentarono a casa di Meredith, scatenando la sorpresa della ragazza. Mi disse che erano entrati in casa e che si erano seduti in una sorta di divano. Rudy a questo punto mi disse che fu proprio lui a proporre a Meredith un rapporto sessuale a tre e che la ragazza aveva reagito chiedendo loro di uscire di casa. A questo punto Guede mi racconto' che lui ando' in bagno e che quando rientro' in sala trovo' uno scenario completamente diverso". "Mi disse che trovo' Mez a terra - ha detto ancora l'assassino di Tommaso Onofri - e il suo amico sopra di lei che la teneva per le braccia. Racconto' ancora che successivamente fu lui a mettersi a cavalcioni su Meredith". Secondo il racconto fatto oggi da Alessi in aula, Guede gli riferi' che il suo amico tento', a quel punto, di avere un rapporto orale con la studentessa inglese e che improvvisamente tiro' fuori un coltello puntandolo al collo della ragazza. "Mi disse che Meredith, divincolandosi, si e' ferita al collo".
Quindi secondo Alessi, Guede gli riferi' che mentre lui era impegnato a cercare di tamponare la ferita, l'amico gli disse di "finire la ragazza, altrimenti li avrebbe fatti marcire in carcere".
Successivamente l'amico se ne sarebbe andato e in seguito anche Rudy. Il muratore siciliano ha quindi detto che Guede gli parlo' dell'arma del delitto come di un "coltellino da tasca con il manico color avorio". "Io ho cercato di convincere Rudy a dire la verita' - ha detto Alessi - e una volta gli dissi che se non lo faceva lui l'avrei fatto io. Mi disse che non poteva dire la verita' perche' altrimenti la sua pena sarebbe aumentata, che non era stato lui a mettere in carcere Amanda e Raffaele e che ognuno lottava con le proprie armi".

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