Sinistra: Vendola, non si vince al centro, sbagliato inseguire Bossi e Tremonti

ROMA. "Bossi e Tremonti sono due protagonisti fondamentali del centrodestra. E' sbagliato inseguirli". Lo dice il leader di Sel, Nichi Vendola, commentando l'apertura del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alla Lega. Durante l'assemblea nazionale di Sel, Vendola ha sottolineato che "Bossi e' l'interprete della destra regressiva, della destra razzista e non si puo' immaginare un'interlocuzione con lui. La stessa cosa - ha aggiunto - vale per Tremonti le cui politiche hanno impoverito il Paese. Ora - ha ribadito Vendola - e' il momento di allargarsi e di dialogare, ma non certo con Bossi o Tremonti, piuttosto bisogna farlo con il popolo dei referendum".
"E' un errore pensare, come ha fatto il centrosinistra in tutti questi anni, che si vince solo guardando al centro: si vince quando la politica viene percepita come strumento di cambiamento della vita". Questo uno dei passaggi dell'intervento con cui il leader di Sel, Nichi Vendola, ha aperto l'Assemblea Nazionale del suo partito. "Il moderatismo - ha aggiunto - e' una formula astratta che significa niente.
Berlusconi in questi anni non e' certamente stato il leader di un partito moderato. La destra berlusconiana e leghista perde - ha aggiunto riferendosi all'esito delle amministrative e dei referendum - e la sinistra deve smetterla di seguire quella destra sul suo terreno". Vendola ha sottolineato che "il compito che Sel si e' dato e' quello di uscire dalla subalternita', dalla stagione della sconfitta e ribaltare l'idea di una sinistra ridotta al minoritarismo. Dobbiamo rimettere in campo una sinistra moderna, rifondare il centrosinistra per uscire da un'idea di alleanza come sommatoria indistinta e a volte anche come 'armata Brancaleone'. Il paese e' devastato da 15 anni di berlusconismo - ha continuato - ma quell'idea di societa' sta perdendo: e hanno perso tutte le destre, anche quelle collocate al centro e a sinistra".

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