Il Consiglio regionale pugliese proporrà ai parlamentari un documento unitario sul Patto di stabilità

BARI - Aggiornato a venerdì 24 maggio, per esigenze dei parlamentari, l’incontro sul patto di stabilità con il presidente Vendola e la delegazione pugliese di Camera e Senato, fissato in un primo tempo per lunedì 20. La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari predisporrà un documento unitario con le proposte da avanzare in particolare ai presidenti delle commissioni al bilancio e alle politiche comunitarie di Montecitorio e Palazzo Madama. “Una petizione d’intenti che dovrebbe aiutare a trovare insieme alla Giunta regionale e alla componente parlamentare una soluzione che possa allentare i vincoli alla tenuta dei conti che stanno letteralmente strangolando la Puglia”, fa presente il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna.

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Il paradosso è che ad essere pesantemente penalizzata dal patto è soprattutto una regione come la nostra, con i conti in ordine e con una capacità molto alta di spesa delle risorse comunitaria. “Con queste regole,   invece di venire premiata, la Puglia virtuosa è ridotta all’asfissia finanziaria, tanto che l’esigenza di rivedere regole così stringenti è una questione di sopravvivenza e non solo per la politica pugliese, ma per l’intera comunità stessa”, sottolinea Introna.

Le proposte unitarie terranno conto dei risultati dell’incontro tecnico promosso dal presidente Introna coi capigruppo, l’assessore al bilancio Leo Di Gioia, il capo di Gabinetto Davide Pellegrino e il dirigente dell’area finanze e controlli Angelosante Albanese. In un clima collaborativo, la riunione ha consentito di ricostruire la vicenda del patto di stabilità interno, introdotto dalla finanziaria statale 2007, per il contenimento del debito pubblico, e progressivamente reso più severo, tanto che il tetto massimo delle spese regionali è risultato ogni anno più basso del precedente.

Le criticità incidono soprattutto sulla cassa rispetto alla competenza e questo ha condotto la Regione Puglia ad una condizione difficile, con impegni di spesa non pagabili a fronte di risorse finanziarie invece disponibili.
Il recente decreto legge 35 sui debiti delle pubbliche amministrazioni ha portato aggiustamenti e correzioni “spot”, mentre servirebbero interventi organici e ragionati che il Consiglio ha la volontà di chiedere unitariamente, cercando di fare fronte comune con i parlamentari, nell’interesse della Puglia.