FOGGIA - “Raccolgo e condivido pienamente l’allarme lanciato dalla segreteria regionale della Consap sulla necessità di adeguate risposte dello Stato all’escalation criminale emersa in particolare negli ultimi giorni nelle province di Bari, Foggia e Lecce. Escalation che non può essere certamente affrontata con continui tagli alle forze dell’ordine, con retribuzioni assolutamente inadeguate al prezioso lavoro svolto e all’orizzonte ulteriori ipotesi di svuotamento delle carceri attraverso provvedimenti che rischiano di alimentare l’insicurezza dei cittadini e di aumentare pressione e tensione oltre ogni ragionevole limite”.
Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, ricordando che “non si possono né chiedere né pretendere miracoli da persone costrette da tempo immemorabile ormai a operare in un quadro caratterizzato da una carenza sempre più preoccupante di personale, mezzi e risorse adeguate, in un territorio schiacciato dalla presenza di una malavita capace di evolversi e diventare invasiva e soffocante”, rilancia l’Sos lanciato dal sindacato “alla politica locale e nazionale, che devono essere capaci di offrire risposte concrete e adeguate alle aspettative, alle esigenze, alle emergenze. Senza esitazioni, tentennamenti, contraddizioni, e senza minimizzare e sottovalutare una situazione critica che mina alle fondamenta la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Una situazione che deve richiamare l’attenzione del Ministro dell’Interno e coinvolgere ogni grado di responsabilità e partecipazione, per ricordare alle mafie più o meno assortite e alla criminalità più o meno organizzata che in Puglia uno Stato di Diritto esiste ancora” sottolinea, “e le tante brillanti operazioni messe a segno sono e devono continuare a essere regola e non eccezione. Nel frattempo, piena e convinta solidarietà alle forze dell’ordine che, nonostante limiti e disagi, continuano a presidiare il territorio e la legalità così continuamente attaccata con abnegazione e spirito di servizio e sacrificio lodevoli” la conclusione di De Leonardis.
