Pd: Pptr, riadozione con modifiche per garantire sviluppo della Puglia

BARI - "Con la riadozione in Giunta del Piano paesaggistico regionale, fissata per la prossima settimana, si realizza il risultato auspicato sin dall’inizio dal Partito democratico: quello di una interlocuzione con i territori, i rappresentanti istituzionali, l'Anci, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali, per far emergere le criticità legate al Piano ed elaborare proposte di modifica che diventeranno parte integrante della riadozione. A differenza di quanti chiedevano a gran voce una revoca del provvedimento, alla base della campagna di ascolto da noi attivata, c’è sempre stata la volontà politica di dotare la Puglia dello strumento che segnerà il suo sviluppo per i prossimi anni".
E’ quanto dichiarato dal capogruppo Pd Giuseppe Romano nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina in Consiglio regionale per fare il punto sul percorso che lo strumento urbanistico compirà nei prossimi giorni. A partire dal passaggio in V commissione che - ha ricordato Romano – “sta già garantendo una vasta ed ampia  consultazione sulle questioni di competenza regionale. Ma non siamo contrari alla proposta del capogruppo Udc Negro di riportare in capo al Consiglio regionale le competenze regolamentari".

"L’imperativo - ha chiarito il capogruppo Pd  - è stato quello di ridurre al minimo la possibilità di contenziosi": di qui le modifiche agli articoli 104, 105, 106 e 107, condivise con il Ministero dei beni artistici e culturali, che prevedono l’abrogazione dei vincoli di salvaguardia sugli ulteriori contesti paesaggistici, la salvaguardia dei piani urbanistici esecutivi/attuativi approvati o dotati di parere obbligatorio e vincolante a norma del Putt, degli interventi autorizzati a norma del Putt e di quelli dotati dei necessari titoli abilitativi fino alla scadenza dell’autorizzazione paesaggistica già rilasciata, la salvaguardia delle varianti di adeguamento degli strumenti urbanistici generali approvate dopo l’Approvazione della proposta di Pptr (11 gennaio 2010) e dei Pug che hanno ottenuto parere di compatibilità dopo la stessa data. Si stabilisce inoltre che le varianti di adeguamento al Putt e i Pug adottati dopo l’11 gennaio 2010 e prima dell’entrata in vigore del Pptr, proseguono l’iter di approvazione avviato. Infine in caso di incoerenza tra previsioni normative  e cartografia del Pptr, saranno prevalenti le prime.

Romano ha riconosciuto inoltre la disponibilità al confronto dell'assessore Barbanente, dichiarando che "la Puglia può essere una delle prime regioni d’Italia a dotarsi di uno strumento di pianificazione che lancia la sfida della costruzione di un nuovo modello di sviluppo che blocca il consumo selvaggio e indiscriminato del territorio”.
All'incontro sono intervenuti anche i consiglieri Fabiano Amati, Donato Pentassuglia, Michele Mazzarano e Mario Loizzo. Amati ha evidenziato quanto la richiesta di “riadozione con modifiche sia stata un punto fermo del partito democratico, che oggi incrocia la soluzione indicata dal governo regionale”, mentre Loizzo è tornato a sottolineare l’importanza del Piano come “strumento di programmazione decisivo per lo sviluppo del territorio e delle sue risorse”, auspicando che nelle pieghe del Bilancio si possano trovare risorse per accompagnare i Comuni nell’adeguamento al Pptr.

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