Romano: “Giunta revochi atti che Consiglio non può discutere”

BARI - “Revocare le delibere di Giunta emanate in questi giorni in cui si è in regime di ordinaria amministrazione, e per le quali le Commissioni consiliari sono impossibilitate, poiché in regime di prorogatio, a esprimere il loro parere obbligatorio”. E’ quanto ha chiesto oggi il capogruppo del Pd, Pino Romano, al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, nell’ambito del dibattito sulla necessità di legiferare solo su questioni inderogabili e indifferibili, in un periodo di ordinaria amministrazione.

“I principi di inderogabilità e indifferibilità – ha rilevato Romano – devono riguardare non solo l’attività del consigliere ma anche quella del governo regionale che invece, in questi giorni, ha adottato delibere e regolamenti che non possono essere discussi”. Tra questi provvedimenti Romano ricorda “la riorganizzazione della rete emergenze-urgenza della Puglia; le linee guida sull’attività libero professionale del personale dipendete della dirigenza medica, veterinaria e del ruolo sanitario delle aziende del servizio sanitario regionale; la disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini della Puglia; e i criteri di riordino della rete ospedaliera 2015-2016 e definizione di modelli di riconversione dell’assistenza ospedaliera in applicazione dell’intesa Stato-Regioni”.

“E’ comprensibile – evidenzia Romano – che il consigliere regionale rivendichi le proprie prerogative. Allo stesso tempo, però, è giusto che in questa fase della legislatura la nostra attività sia limitata per evitare che alcune scelte possano coincidere con una malcelata ‘captatio benevolentiae’”. “Ma se questo principio di controllo e freno vale per i consiglieri – ribadisce Romano – vale ancora di più per gli atti compiuti dalla Giunta regionale nello stesso periodo in cui si è deciso di limitare l’attività dell’Assemblea regionale”.

“Per quanto riguarda invece gli atti della Giunta inderogabili e indifferibili – conclude Romano – questi dovranno essere adottati previo assenso della Presidenza e della Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale”.

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