Gaetano Scirea, “IL” libero: oggi la Juve lo ricorda nel giorno del suo compleanno

di Mauro GUITTO - Avrebbe compiuto oggi 62 anni (25 maggio 1953) “il campione immenso, l’uomo straordinario”. Così lo hanno definito oggi i bianconeri per ricordarlo nel giorno del suo compleanno. Eh si, sarebbe stato davvero felice di vedere la sua Juve vincere 4 scudetti consecutive, la coppa Italia e con una finale di Champions League da giocare.

Era un fuoriclasse di quelli che pochi se ne sono visti in giro dopo quel maledetto giorno in cui quell’incidente stradale lo tolse ai suoi affetti più cari e ai suoi tifosi. Garbato, educato, sempre elegante nel modo di stare in campo e fuori. Forse dopo di lui solo Franco Baresi ha saputo ripercorrerne le orme anch’egli con grande successo. Gaetano fu il capitano (1984-1988) di quella Juve che era allenata da Giovanni Trapattoni tra gli anni ’70 e ’80.

I tifosi juventini ricordano benissimo con quali nomi partiva la squadra titolare di quei tempi “Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, SCIREA….”. Un reparto difensivo di prim’ordine che era lo stesso della Nazionale italiana di quei tempi con la quale nel 1982 vinse la coppa del Mondo ai Mondiali in Spagna (Il grido di Nando Martellini resta indimenticabile “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”). Esordì in serie A nel 1972, aveva 21 anni quando passò dall’Atalanta alla Juve nel 1974 per 700 milioni di lire giocando con la maglia bianconera per 14 anni.

Si ritirò dal calcio giocato a 35 anni nel 1988 dopo aver giocato tantissimo e dopo aver vinto 7 campionati, 2 Coppe Italia, 1 Coppa Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa UEFA, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intercontinentale. Insieme ad Antonio Cabrini, Stefano Tacconi e Sergio Brio fu uno dei pochissimi ad aver vinto tutte le competizioni calcistiche ufficiali per club. Ritiratosi dal calcio giocato, nel 1988 ricevette da Giampiero Boniperti l’incarico di tecnico in seconda della Juve come collaboratore di Zoff con il compito di osservatore.

Il 3 settembre 1989 il tragico incidente stradale mentre tornava dalla Polonia, da Varsavia dove era stato inviato dalla dirigenza juventina per seguire gli avversari del primo turno di Coppa UEFA, i polacchi del Gòrnik Zabrze. A lui, dopo la sua scomparsa, sono stati intitolati diversi tornei giovanili. La stessa Juventus nel 2011 gli ha dedicato una delle 50 stelle commemorative presenti nella Walk of Fame dello Juventus Stadium e la città di Torino nel 2012 ha ribattezzato “Corso Gaetano Scirea” l’ex “Corso Grande Torino” inaugurato dal Presidente Andrea Agnelli in presenza (tra vecchi ex e personaggi calcistici del momento) di Boniperti, Antonio Conte e Gigi Buffon e della moglie e il figlio di Scirea.

Lo ricordiamo tutti oggi come un esempio per i giovani e per i meno giovani e per tutti coloro che amano il mondo del calcio oggi diventato così sporco e troppo spesso privo di valori e di un concetto oggi così sconosciuto: la lealtà sportiva!

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