Cdm: sì a misura di contrasto alla povertà. Nominati sottosegretari

C'è il via libera a nuove norme sul contrasto alla povertà, lavoro autonomo e cinema. Intanto novità dal Consiglio dei ministri che vara anche un mini-rimpasto con la nomina dei nuovi sottosegretari.

Il Consiglio dei ministri ha nominato, a quanto si apprende, i sottosegretari da mesi mancanti in alcuni ministeri. Gennaro Migliore (Pd) e Federica Chiavaroli (Ncd) sono stati nominati dal consiglio dei ministri, a quanto si apprende, sottosegretari al ministero della Giustizia. I deputati di Ncd Antimo Cesaro e Dorina Bianchi sono stati nominati sottosegretari alla Cultura. E domani il premier indicherà Enrico Costa, deputato di Ncd e attuale viceministro alla Giustizia, al Colle come ministro che dovrà poi assumere il portafoglio degli affari regionali.

"Con la legge delega approvata oggi istituiamo una misura nazionale di contrasto alla povertà, un livello essenziale delle prestazioni. E cioè un diritto". Ad annunciarlo il ministro Poletti. L'intervento è "basato sul principio dell'inclusione attiva, con un progetto personalizzato" e prevede "due binari: un sostegno al reddito e una presa in carico per far sì che la famiglia in condizione di povertà possa uscire da quella condizione". Dunque non se ne usufruirà "in maniera stabile e permanente".

E' prevista anche "una razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e previdenziale, escluse le prestazioni per la disabilità", ha aggiunto Poletti, sottolineando che "stiamo parlando di politiche sociali e lotta alla povertà, quindi tutti trattamenti per la disabilità sono esclusi". Nella delega si affronterà anche "il riordino dei servizi sociali per superare la frammentarietà delle misure, secondo principi di equità ed efficacia". L'obiettivo è quello di "costruire una infrastruttura organizzativa unitaria e una strumentazione ordinata con una governance trasparente".

"Viene creato un unico fondo alimentato al 12 per cento dal gettito Ires e Iva di chi utilizza i contenuti, tv, provider telefonici e distributori cinematografici, non andando sotto l'importo annuo di 400 milioni": a riferirlo il ministro della Cultura Dario Franceschini illustrando il ddl sul cinema approvato in consiglio dei ministri che "aumenta consistentemente le risorse e innova le regole". Il ddl sul cinema contiene anche "una delega per il codice dello spettacolo, e una seconda delega di grande importanza" che prevede di regolamentare in modo stringente l'obbligo trasmissione del cinema italiano" in tv "e sanzioni per chi non lo fa", ha detto ancora Franceschini.