Nel pomeriggio di ieri Giancaspro, imprenditore molfettese di mezza età, si è presentato alla stampa ed ai tifosi mettendo in chiaro che per la parte sportiva si avvarrà dell'ausilio di un direttore sportivo e di un allenatore.
Per quanto riguarda gli aspetti societari, ci sono delle perdite da colmare nel prossimo bilancio. Facile intuire che la prossima sarà una stagione transitoria dove la società avrà un budget ridimensionato.
Per quanto riguarda il rapporto con i tifosi, il numero uno di Strada Torrebella chiarisce che riporterà sulla maglia dei pugliesi il simbolo del galletto, storico stemma della squadra calcistica di Bari. Giancaspro tende a ribadire che i proventi del merchandising saranno versati esclusivamente nelle casse sociali della FC Bari, lanciando delle frecciatine all'ex fischietto barese Paparesta.
Si presenta come un presidente non tifoso che però metterà al centro della propria vita la azienda, prima dei vizi e addirittura della sua famiglia. Ha parlato della azienda FC Bari SPA come un'organizzazione che si dovrà assimilare ad una grande famiglia, luogo in cui ognuno apporta il proprio contributo per il bene comune. Stop agli sprechi, stop alle consulenze.
Una chiusa sulla scelta del direttore sportivo e dell'allenatore: in questo weekend Giancaspro studierà l'ingaggio dei calciatori in rosa, ed entro la prossima settimana dovrebbe individuare il profilo di un direttore sportivo con il quale condividerà le scelte sul piano sportivo. Sarà poi il direttore a scegliere l'allenatore che dovrà guidare i galletti in campo.
