Alla gogna per video hard, 31enne si uccide nel Napoletano. Garante: urgente intervenire

NAPOLI - Si è tolta la vita impiccandosi con un foulard nell'abitazione dove si era rifugiata da qualche tempo con la madre, per sfuggire al clamore mediatico sollevato dai video hard che la ritraevano e che erano finiti in rete a sua insaputa.

Tiziana Cantone, 31 anni, era rimasta fortemente segnata da questa vicenda: ogni volta che usciva di casa si sentiva sotto osservazione. Il video era diventato virale tanto da costringerle ad avviare le procedure per il cambio del cognome.

Residente in provincia di Napoli, si era allontanata dal suo comune natio per trasferirsi prima fuori regione e poi a Mugnano, dove i carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidati dal capitano De Lise, hanno trovato il suo corpo senza vita.

La Cantone aveva intrapreso anche un'azione legale per chiedere la rimozione dalla rete di quei filmini.

IL GARANTE: URGENTE INTERVENIRE - ''Servono procedure di risposta più tempestive da parte delle diverse piattaforme, ma è anche necessario far crescere il rispetto delle persone in rete. In questa prospettiva è sempre più urgente un forte investimento nella educazione digitale per promuovere una cultura ed una sensibilità adeguate alle nuove forme espressive del mondo on-line", dichiara Antonello Soro, garante della privacy intervenendo sul suicidio della donna che non ha retto al peso del video hard che non riusciva ad eliminare dalla rete.

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