Cosa stava succedendo in quello che è facilmente definibile uno dei teatri più belli ed importanti d'Italia? La risposta non è tardata ad arrivare, è bastato infatti porre alcune domande per ricevere risposte chiare e dirette: "n'cete lu Alessandru" (C'è Alessandro, tradotto dal dialetto).
Poco distante una locandina posta in una teca espositiva quella folla immensa era lì per la presentazione ufficiale delle liste in appoggio al candidato sindaco di Lecce Alessandro Delli Noci.
La risposta data dagli intervistati, semplice e diretta, fa subito capire come in realtà questo candidato sindaco risulti essere molto vicino alla gente comune, ai cittadini, a coloro che ogni giorno vivono lecce ed i suoi problemi.
Ci uniamo a loro e decidiamo di assistere all'evento, curiosi di comprendere cosa possa rendere Alessandro Delli Noci tanto amato da così tanti cittadini leccesi.
Man mano vengono presentati i nomi delle liste a sostegno del Candidato:
Andare Oltre;
Cambiamo Lecce;
Lecce area metropolitana;
Sveglia Lecce;
Un'altra Lecce;
UDC Unione Di Centro, unica forza politica che sembrerebbe, in base a quanto affermato dai moderatori della serata, aver deciso in autonomia di appoggiare le idee politiche di Alessandro Delli Noci.
Circa 200 persone hanno deciso di appoggiarlo candidandosi nelle sue liste, stentavo a crederlo ma man mano hanno sfilato ed hanno preso posto sul palco moltissimi ragazzi e ragazze, uomini e donne, che insieme sembravano formare un vero esercito rivoluzionario, così come rivoluzionarie sono state le idee esposte dal candidato sindaco.
Dalla rivoluzione del sistema dei trasporti pubblici, evidentemente oggi poco efficiente, alla riqualificazione delle periferie e delle marine, e tanti altri buoni propositi che tutti speriamo possano attuarsi al di là di chi se ne faccia carico, poiche il miglioramento socio economico della città è un bene superiore che prescinde da simboli e colori politici.
Spiegato dunque l'arcano dietro l'immensa folla radunatasi alle porte del Politeama Greco, non ci resta che sperare che le prossime elezioni, al di là del risultato, portino miglioramenti effettivi e non le solite promesse elettorali.
Questo dubbio non ci assillerà per molto tempo, giugno è alle porte.
